«Non affittiamo ai disabili», ragazza di 21 anni respinta dai proprietari dell'appartamento

«Non affittiamo ai disabili», ragazza di 21 anni respinta dai proprietari dell'appartamento
Niente affitto, sei disabile. E' successo a Omegna, cittadina di 15 mila abitanti affacciata sul lago d'Orta, secondo quanto ha raccontato la ventunenne Sabrina...

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Niente affitto, sei disabile. E' successo a Omegna, cittadina di 15 mila abitanti affacciata sul lago d'Orta, secondo quanto ha raccontato la ventunenne Sabrina Vittoni, protagonista suo malgrado di una storia che, come ha raccontato, «mi ha fatto sentire come se il mondo mi fosse crollato addosso». La giovane donna è di Villadossola (Vco) e a Omegna ha da poco trovato un lavoro stabile. Per evitare di sobbarcarsi 70 km al giorno fra andata e ritorno ha cercato un alloggio in affitto nel Cusio e, quando credeva di avere raggiunto l'accordo per il tramite dell'agenzia immobiliare, con tanto di versamento di caparra, è stata respinta.


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«Mi è stato detto - racconta - che i proprietari non vogliono affittare la casa a persone disabili. Non mi hanno voluto né parlare al telefono né incontrare. Forse temevano che per colpa della mia disabilità avrei potuto apportare delle modifiche all'appartamento. Ma a me la casa andava bene cosi com'era, ed ero disposta a metterlo per iscritto nel contratto. Sono rimasta basita e sconcertata». «Non volevo fare polemiche - aggiunge - ma solo denunciare quanto mi è successo. Per questo ho raccontato la storia sui social. Nel giro di pochi minuti tante persone, anche da Omegna, mi hanno espresso la loro solidarietà. Questo mi ha aiutato a non sentirmi sola e a non affliggermi». Tra i primi a muoversi è stato il sindaco della città cusiana, Paolo Marchioni, che ha incontrato Sabrina. Marchioni definisce la vicenda «incredibile e fuori da ogni logica».

«Contatterò l'agenzia - annuncia - per capire se è possibile fare in modo che i proprietari dell'appartamento ritornino sui loro passi e affittino la casa. Se così non sarà, se il buon senso non prevarrà, sono disposto personalmente ad aiutare Sabrina per tutelare i suoi diritti». I mediatori dell'agenzia hanno fatto sapere che non si è trattato di una «discriminazione» e che «la disabilità non c'entra nulla», ma che adattare i locali alle esigenze della ragazza avrebbe richiesto costi troppo alti. Per lunedì è stato fissato un incontro tra i proprietari dell'appartamento e la ragazza di Villadossola.


L'assessora regionale a Pari opportunità e Diritti civili, Monica Cerutti, ringrazia Sabrina per avere reso pubblica la sua vicenda e ricorda che il Piemonte «ha una legge contro tutte le discriminazioni». «Se la signora Vittoni lo riterrà necessario - conclude - siamo pronti a supportarla».
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Il Gazzettino