Roma, adesca una donne online e la obbliga a prostituirsi: arrestati madre e figlio

Roma, adesca una donne online e la obbliga a prostituirsi: arrestati madre e figlio
Le adescava online promettendo a ognuna persino di sposarle e le obbligava (con l'aiuto della madre) a prostituirsi per pagare il presunto matrimonio. Un uomo di 47 anni di...

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Le adescava online promettendo a ognuna persino di sposarle e le obbligava (con l'aiuto della madre) a prostituirsi per pagare il presunto matrimonio. Un uomo di 47 anni di origini calabresi è stato arrestato insieme alla madre per sfruttamento della prostituzione a danno di una 28enne residente ai Castelli Romani


I carabinieri della compagnia di Velletri unitamente a personale della compagnia carabinieri di San Marco Argentato (Cs) hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare personale e reale del gip del tribunale di Velletri per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione che ha portato all'arresto di un uomo e una donna (madre e figlio) residenti a Mongrassano, un piccolo centro del cosentino.

Nel corso dell'attività è stato accertato che l'uomo, di 47 anni, già gravato da precedenti penali, pubblicando un inserto on line con l'intento di instaurare nuove amicizie, adescava la giovane e spacciandosi come un facoltoso imprenditore, riusciva facilmente ad intraprendere un platonico rapporto sentimentale. In breve tempo, l'uomo faceva credere alla ragazza, di essere addirittura intenzionato a prenderla in sposa, prospettandole però, la necessità del meretricio quale fonte di guadagno per il finanziamento del matrimonio.


La vittima è stata costretta, anche con minacce, a riversare tutti gli introiti dell'attività di prostituzione e quantificati in ben 40 mila euro, in favore dell'uomo con ricariche su una carta prepagata intestata ad una anziana, risultata successivamente madre dello stesso, la quale consapevole del raggiro, era riuscita anche lei a convincere la giovane che la sua attività non era da considerarsi un tradimento poiché esercitata per una giusta causa. Proprio per tali motivi, il gip del tribunale di Velletri, ha altresì disposto il sequestro per equivalente dei beni fino al raggiungimento della somma carpita illecitamente. I due soggetti, su disposizione dell'autorità giudiziaria sono stati tratti in arresto. L'uomo è stato associato presso la casa circondariale di Cosenza mentre per l'anziana madre è stata disposta la misura degli arresti domiciliari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino