La "rivoluzione" di Zaia: «Ho fatto soltanto il buon amministratore»

Luca Zaia
VENEZIA - «Io ho fatto semplicemente ciò che dovrebbe fare un buon amministratore. Controllo certosino delle carte, direttive stringenti impartite agli uffici e un po' a...

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VENEZIA - «Io ho fatto semplicemente ciò che dovrebbe fare un buon amministratore. Controllo certosino delle carte, direttive stringenti impartite agli uffici e un po' a tutta la macchina, per non favorire il crearsi di quel substrato che emerge dall'inchiesta. E fermo restando che in questi quattro anni ho comunque presentato un centinaio di denunce e di esposti alla Procura per una serie di altri fatti, sulla base segnalazioni che mi erano state fatte». Il presidente del Veneto, Luca Zaia, interpellato dall'Ansa, commenta così quanto emerge dei verbali di interrogatorio dell'ex segretaria del governatore Giancarlo Galan, Claudia Minutillo, secondo la quale il clima in Regione era profondamente cambiato dopo l'arrivo di Zaia a Palazzo Balbi.




Sul fatto che nelle intercettazioni e negli interrogatori emergerebbe come Zaia fosse vissuto come un ostacolo al reiterare i comportamenti ora oggetto di indagine da parte della Procura di Venezia, il governatore dice: «Nel leggere frammenti di intercettazioni e di verbali sono rimasto sorpreso e colpito anch'io. Penso di non aver fatto fatto nulla di straordinario, se non pretendere che si applicasse la legge e fare in modo che comunque le procedure fossero trasparenti fino in fondo».



«Un atteggiamento di rigore - sottolinea Zaia - che sarà mantenuto se, dopo l'immediata sospensione dal servizio dei tre dirigenti arrestati, nel corso dell'inchiesta risultasse che altri dipendenti sono coinvolti: «I processi si celebrano nei tribunali, quindi non spetta a me fare istruttorie penali e spero che tutti gli indagati abbiano la possibilità di chiarire la propria posizione, soprattutto nell'interesse della comunità dei veneti che osserva sbalordita quanto accaduto e quanto sta emergendo da queste acque torbide - conclude Zaia -, dall'altro confermo la mia linea di assoluto e intransigente rigore e legalità». Tornerà a colloquio coi magistrati della Procura? «Per quanto ci riguarda siamo a disposizione della Procura h24. Questa è un'amministrazione che vuole avere le pareti di cristallo, per cui gli inquirenti sanno che per ogni carta e ogni informazione la nostra disponibilità è totale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino