UDINE - Era accusato di aver abusato per anni di una bambina. Ma si era sempre proclamato innocente. E ora il Tribunale di Udine gli ha dato ragione. L'uomo, un libero...
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Era stata la mamma, notando un comportamento strano della figlia, a spingerla a parlare e a raccontare cosa le era accaduto. Un racconto che poi la ragazzina avrebbe ripetuto anche a una nuova baby-sitter e all'assistente sociale, prima di essere ascoltata in incidente probatorio. Ed è proprio su questa modalità di raccolta della testimonianza della minore, «in violazione dei principi della carta di Noto, con un rischio di formazione di un ricordo indotto», che la difesa ha invocato l'assoluzione.
Per la minore, nel frattempo allontanata da casa dal tribunale dei minori di Trieste e ospitata in una struttura protetta della provincia di Venezia, si era costituito parte civile l'avvocato Ferrari, sostituito in aula dal collega Eugenio Plazzotta.
E.V.
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Il Gazzettino