Papà costringe la figlia di 4 anni a un rapporto orale, chiesta archiviazione

Papà costringe la figlia di 4 anni a un rapporto orale, chiesta archiviazione
ROVIGO - Si andrà di fronte al giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini. Dovrà decidere se archiviare effettivamente l'indagine, come richiesto dal pubblico...

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ROVIGO - Si andrà di fronte al giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini. Dovrà decidere se archiviare effettivamente l'indagine, come richiesto dal pubblico ministero Andrea Girlando, col pieno sostegno della difesa, affidata all'avvocato Carmelo Marcello di Ferrara, o disporre un supplemento di indagini, come auspica invece la parte civile, con l'avvocato Anna Osti di Rovigo.




La vicenda è tanto delicata quanto disgustosa, perlomeno per la ricostruzione alla base dell'ipotesi accusatoria: un padre che avrebbe di fatto costretto la figlioletta, all'epoca di 4 anni, ad un rapporto orale. Teatro dei fatti, un Comune della Bassa Padovana.



Lo snodo dell'indagine era stato l'incidente probatorio disposto dal giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini. Lo scopo era quello di verificare se la presunta parte offesa, vista la tenerissima età, fosse o meno in grado di testimoniare. Dopo tutte le valutazioni del caso, la risposta dell'esperto nominato dal giudice è stata negativa.



Di fatto, una sentenza di morte per il procedimento, come spesso avviene quando la quasi totalità dell'accusa si regge sulle dichiarazioni della presunta parte offesa. Il che avviene in buona parte dei processi per violenza sessuale, a maggiore ragione se le vittime sono minori.



La difesa aveva prodotto anche una memoria nella quale appunto indicava l'archiviazione come l'esito appropriato per l'inchiesta, anche alla luce delle indagini difensive che avrebbero portato alla luce la non verosimiglianza delle contestazioni.



In particolare, erano state prodotte alcune foto che sarebbero state scattate in occasione di una festa di compleanno. Nel corso di questa, sosteneva l'accusa, la piccola sarebbe stata abusata. Ma in quelle immagini, ribatteva la difesa, non solo non c'era alcun indicatore di abusi, ma anzi si vedeva il ritratto di una bimba serena e sorridente.



Radicalmente differente la posizione della parte civile, che proponendo opposizione all'archiviazione darà origine, come prevede il Codice di procedura, a una udienza camerale di fronte al giudice per le indagini preliminari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino