Profugo espulso dopo la condanna non ha mai lasciato la città: arrestato

Vicenza, l'hotel Adele e il giovane senagalese
VICENZA – (Gz) Lo scorso 8 maggio era stato arrestato per rapina aggravata e lesioni. Kimitan Faty, senegalese di 29 anni alloggiato all’Hotel Adele di Vicenza in attesa di...

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VICENZA – (Gz) Lo scorso 8 maggio era stato arrestato per rapina aggravata e lesioni. Kimitan Faty, senegalese di 29 anni alloggiato all’Hotel Adele di Vicenza in attesa di conoscere l’esito della domanda di silo politico, era stato giudicato per direttissima e condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione. Era stato quindi rimesso in libertà con l'obbligo di uscire dai confini regionali e non fare ritorno in Veneto. Ma da Vicenza non si era mai allontanato. Da qui l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Vicenza. I carabinieri del Radiomobile di Vicenza, che lo cercavano, l’hanno intercettato l’altro giorno in viale Venezia e per lui sono scattate nuovamente le manette.




Il primo arresto era avvenuto nelle prime ore dell’8 maggio in via Zamenhof all’esterno della discoteca "Custom". All’interno del locale lo straniero si era impossessato della borsa di Arianna Baretella, 23 anni di Arcugnano. Mossa non sfuggita alla vittima ed alle sue amiche che con l’aiuto dei buttafuori del locale lo avevano bloccato. Il senegalese aveva restituito la borsa ma aveva trattenuto lo smartphone della giovane. Quando la 23enne se n’è accorta l’ha nuovamente rincorso scatenando l’ira dell’africano che l’aveva colpita procurandogli lesioni guaribili in una settimana. L’uomo era stato poi bloccato dai buttafuori e dai carabinieri. Addosso gli era stato trovato anche uno spray al peperoncino.

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Il Gazzettino