Ennesima notte di fuochi, due uomini fermati: uno pizzicato in bici con della benzina, l'altro con la mano scottata

Intervento dei pompieri in via Palemone
VICENZA – Altra notte di fuoco, la terza nel breve arco di cinque giorni, a Vicenza. Nel mirino ancora i cassonetti della raccolta differenziata. Una mezza dozzina quelli dati...

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VICENZA – Altra notte di fuoco, la terza nel breve arco di cinque giorni, a Vicenza. Nel mirino ancora i cassonetti della raccolta differenziata. Una mezza dozzina quelli dati alle fiamme nelle prime ore di stamane nel triangolo compreso tra Contrà S. Corona, via Meschinelli e Legione Gallieno, che fanno seguito alla quindicina ridotta in cenere nelle mattinate di sabato e domenica. Trenta incendi in tre nottate di follia.




Stavolta un uomo è stato fermato dalla polizia, pare pizzicato mentre trasportava della benzina, o un liquido infiammabile.



Questa la incredibile sequenza dei fuochi: verso le 0.45 va in fiamme un cassonetto della carta in via Legione Galieno, un minuto dopo s'incendia la recinzione del cantiere di via Meschinelli. Alle 1.21 è la volta di un cassonetto per la carta in contrà Santa Corona, e alle 2.50 un altro nella stessa strada. Alle 3.22 prende fuoco il cassonetto di via Meschinelli, e alle 3.37 vengono incendiati tre cassonetti in via Palemone.







La prima chiamata al comando dei vigili del fuoco del capoluogo berico è arrivata 45 minuti dopo la mezzanotte, e la serie di interventi si è conclusa intorno alle 4.



Le volanti della polizia, intervenute sul posto, avrebbero fermato un sospetto. La notizia è stata confermata in mattinata dalla Questura, dove nel corso della giornata verranno forniti altri dettagli. Secondo alcune indiscrezioni gli agenti avrebbero fermato un uomo a bordo di una bicicletta e con del liquido infiammabile di cui era in possesso. L'uomo, di cui non sono state fornite le generalità, in quanto non ancora sicuri della sua colpevolezza, sarà interrogato nel pomeriggio dal pubblico ministero di turno, il dottor Luigi Salvadori.



In un primo momento, attorno all'1.30, i poliziotti avevano fermato in zona un altro uomo, che lamentava una bruciatura ad una mano, che lui stesso ha spiegato di essersi procurato a casa con una pentola a pressione. Nel frattempo è stato lanciato l'allarme per uno degli incendi, quindi l'eventuale autore non poteva essere solo lui. Comunque la sua posizione è al vaglio.



Intanto con una nota prende posizione il sindaco Variati: “Incendiare cassonetti non è solo uno atto di vandalismo, ma crea pericoli per le persone e le cose; per questo serve la massima severità per punire i responsabili. Ringrazio la questura per l’impegno nell’individuazione dei responsabili. Le azioni di chi ha dato alle fiamme cassonetti e altri contenitori per la spazzatura sono da condannare con fermezza non solo perché hanno procurato un danno economico alla comunità, poiché i costi per la loro sostituzione dovranno essere pagati da tutti i cittadini, ma anche perché hanno creato potenziali gravi pericoli. Vicino ai cassonetti, infatti, erano parcheggiate auto che sono state rovinate dall’incendio e potevano passare persone che avrebbero potuto rischiare di farsi molto male”.



“Inoltre, i vicentini hanno sempre dimostrato grande maturità e impegno per fare la raccolta differenziata con ottimi risultati – conclude il sindaco -. Anche per rispetto verso questo impegno, mi auguro che il responsabile degli incendi riceva una punizione esemplare”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino