Raid di un clandestino tunisino: sfascia 12 auto, finisce in carcere

Raid di un clandestino tunisino: sfascia 12 auto, finisce in carcere
VICENZA - Ha preso di mira una dozzina di auto parcheggiate nel quartiere di San Giuseppe a Vicenza, a cui ha rotto tergicristalli e vetri, forse anche per rubare. Alla fine è...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VICENZA - Ha preso di mira una dozzina di auto parcheggiate nel quartiere di San Giuseppe a Vicenza, a cui ha rotto tergicristalli e vetri, forse anche per rubare. Alla fine è stato arrestato per danneggiamenti dalla Polizia e ora è rinchiuso al carcere San Pio X.




Protagonista della vicenda il tunisino Mouhamed Ali Hidri, 39 anni, clandestino, senza fissa dimora, con una lunga sfilza di precedenti e con il divieto di dimora di città dopo l'ultimo episodio (il furto di una borsa da donna da un'auto) avvenuto nel centro storico della città a metà gennaio.



La scorsa notte lo straniero si è reso protagonista di scene da far west. Il suo arresto è stato possibile dopo l'allarme lanciato da un residente che dalla finestra di casa l'ha visto danneggiare una vettura e ha allertato il 113. Nel momento in cui è stato fermato dalle Volanti non aveva con sè alcun tipo di refurtiva: ora i poliziotti stanno indagando per capire se stesse infrangendo i finestrini per puro divertimento o se ha rubato dalle automobili con l’ausilio di eventuali complici. Processato in giornata per direttissima è finito dietro le sbarre. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino