Via i divieti: «Ma guai a chi sporca»

Via i divieti: «Ma guai a chi sporca»
«Riaprendo il centro agli artisti di strada abbiamo semplicemente rispettato una promessa elettorale. Invece intervenendo sul regolamento di polizia urbana abbiamo voluto...

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«Riaprendo il centro agli artisti di strada abbiamo semplicemente rispettato una promessa elettorale. Invece intervenendo sul regolamento di polizia urbana abbiamo voluto cancellare quei divieti in contrasto con la nostra idea di città accogliente e smart, intesa come città accessibile, bella, piacevole e fruibile da tutti». Il vicesindaco Roberto Grigoletto riassume così la decisione di cancellare i divieti di sedersi sugli scalini dei monumenti, o di stendersi sulle panchine. E non si scompone di certo di fronte alle critiche: se le aspettava.

Vicesindaco, la Lega ha già cominciato a suonare i tamburi di guerra contro le vostre scelte.
«Ma dare la possibilità alla gente di sedersi anche sotto i monumenti oppure di riposarsi su una panchina, non vuol mica dire autorizzare a sporcare o a fare gli scalmanati. Il comportamento deve sempre essere civile».
E cosa risponde a chi via accusa di essere mossi solo dalla voglia di cancellare i simboli dell'era gentiliniana?
«Che si sbaglia di grosso. Non ci interessa togliere quei simboli ma è vero che abbiamo un'idea diversa di città accogliente. E questo non significa essere lassisti. Bisogna capire che la città è di tutti e non si può vietare questo o quello. Nel rispetto delle regole».
Tipo sedersi sugli scalini dei monumenti ma senza intralciare?
«Esatto. Prendiamo la scalinata della Camera di Commercio o gli scalini attorno alla Loggia dei Trecento. Ci si potrà sedere, ma se una comitiva di ragazzini impedisce il passaggio agli altri, i vigili sono autorizzati a farla alzare. E così le panchine: uno si può anche stendere, ma a patto che non impedisca anche ad altri di sedersi».
Ci sarà più lavoro per la polizia locale.
«Servirà più impegno da parte di tutti. Vogliamo responsabilizzare la gente, non porre divieti su ogni cosa. Toglierli ci sembra una cosa giusta: alcuni sono proprio incomprensibili per chi viene da altre città o dall'estero».
Mentre voi cancellate i divieti, l'amministrazione di Mestre toglie le panchine per motivi di sicurezza: cosa ne pensa?
«Non voglio giudicare quello che fanno altri, Treviso e Mestre sono città molto diverse. In generale preferisco aggiungere piuttosto che sottrarre. A Treviso togliere le panchine non ha portato grandi risultati. Forse a Mestre hanno bisogno di un gesto forte e, prima di arrivate a togliere le panchine, avranno anche provato altre soluzioni».
Intanto avete riaperto agli artisti di strada.
«Sì, ne siamo particolarmente contenti. Potranno esibirsi in centro, seguendo delle regole. Porteranno vita ed allegria, anche nei parchi cittadini».
Non potranno esibirsi in Piazza dei Signori.

«Piazza dei Signori vogliamo preservarla, è pur sempre il nostro salotto».
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Il Gazzettino