Valli del Pasubio su Rai 2 per celebrare la Grande Guerra

Valli del Pasubio nella trasmissione Sì Viaggiare di Rai 2
VALLI DEL PASUBIO – Domenica 2 agosto Valli del Pasubio entrerà nella case di tutti gli italiani che alle 20.30 si sintonizzeranno su Rai 2 per assistere alla trasmissione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VALLI DEL PASUBIO – Domenica 2 agosto Valli del Pasubio entrerà nella case di tutti gli italiani che alle 20.30 si sintonizzeranno su Rai 2 per assistere alla trasmissione “Si viaggiare”, la tradizionale appendice del Telegiornale. Sarà un servizio culturale, mirato a celebrare il centenario della Grande Guerra e il monte Pasubio che fino al 1918 è stato confine di Stato tra Italia e Austria al passo Pian delle Fugasse, ora confine tra Veneto e Trentino. I tecnici e giornalisti Rai della trasmissione “Si viaggiare” recentemente hanno trascorso un paio di giorni a Valli per montare il servizio tv sul paese e sopratutto sui sentieri e sulle vecchie trincee del monte Pasubio, tragico scenario di guerra tra il il 1915 e il 1918. La troppe Rai nelle uscite sul territorio valligiano ha avuto un cicerone d’eccezione nel sindaco Armando Cunegato, che si è così espresso. “Sono più che contento per il risalto nazionale che con Rai 2 possiamo dare al nostro Comune e al monte Pasubio, mai sufficientemente valorizzato nonostante il suo enorme peso storico”. Simbolo del monte Pasubio è il Sacello Ossario, eretto a forma di torre nel 1926 sul colle Bellavista (a quota 1.217 metri), che custodisce i resti di 5.077 soldati della Grande Guerra che dalla primavera 2014 per un anno è stato sottoposto a una profonda opera di restauro (investimento di 340mila euro) che ha riguardato gli affreschi delle sale interne, le cripte funerarie e l’esterno.


Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino