"Fora febraro, marso l'è qua", guerra sui cannoni ad acqua e carburo

Un cannone utilizzato per sparare fragorose botte notturne in collina
VALDAGNO – Il capodanno veneto è alle porte e il gruppo Fora Febraro si appresta a festeggiarlo come consuetudine, vale a dire con fragorosi botti “sparati” dalle colline...

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VALDAGNO – Il capodanno veneto è alle porte e il gruppo Fora Febraro si appresta a festeggiarlo come consuetudine, vale a dire con fragorosi botti “sparati” dalle colline della città nella notte tra il 28 febbraio e l’1 marzo. Un’usanza che negli ultimi anni ha visto la contrapposizione di un altro gruppo riunitosi in comitato, il Vaffanbotti, che puntualmente fa pervenire esposti preventivi alle autorità.




Non sono mancate anche ordinanze del sindaco. Un paio d’anni fa si mossero anche i carabinieri, che in contrada Massignani sequestrarono cinque grandi bocche da fuoco che “sparavano” una miscela di gas formata da carburo a contatto con acqua.



Ma Fora Febraro sembra non aver alcuna intenzione ad abbandonare il campo. «Dopo che negli ultimi anni – si legge nella loro pagina facebook - ci sono stati continui tentativi da parte del Comune di impedimento nel lasciar proseguire questa sana tradizione che si perde nella notte dei tempi e che in quanto tale va assolutamente conservata, sentiamo l'esigenza di riunirci e identificarci in un gruppo per far valere il nostro diritto di continuare a coltivare tale usanza».



Non resta che attendere il “cao de l’ano veneto” per vedere come andrà a finire. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino