VALBRENTA - Tutto era pronto, martedì pomeriggio, nella chiesa parrocchiale di San Marino, in Valbrenta, per il funerale di Pietro Niero, 86 anni, deceduto venerdì scorso...
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A dare l’ultimo saluto a Pietro Niero c’erano già diverse persone sul sagrato della chiesa ignari degli sviluppi maturati solo poche ore prima. Gli incaricati dell’impresa funebre, infatti, recatisi al mattino all’obitorio dell’ospedale, sono stati informati che il funerale era sospeso perché, su segnalazione dell’Ulss 3, la Procura aveva acquisito la cartella clinica e aperto un fascicolo per accertare se le cause del decesso potessero in qualche modo essere riconducibili all’amianto, eventuale fattore scatenante di una malattia oncologica che può manifestare la sua letalità anche a distanza di molti anni.
Circostanza comunque da verificare e che potrebbe essere riconducibile all’ipotesi di una malattia sviluppatasi durante i periodi lavorativi del Niero, che ha prestato la sua opera in varie ditte nel campo delle costruzioni, in qualità di operaio, sino agli anni ’90.
“Non sono personalmente a conoscenza di altri casi analoghi, ma ritengo giusto comunque - ha dichiarato il sindaco di San Nazario, Ermando Bombieri - che vi siano queste ulteriori indagini per comprendere se in vallata questo fenomeno è così importante”.
L’autopsia pare sia stata disposta per la settimana prossima e, conseguentemente, anche il rito funebre verrà celebrato successivamente.
Il caso ha naturalmente destato impressione in Valbrenta, anche perché la famiglia Niero è già stata colpita da un altro grave lutto, poche settimane fa, con la morte del figlio di Pietro, Roger Niero, 56 anni, travolto di sera dal treno lungo i binari della linea ferroviaria Trento-Bassano nei pressi della sua abitazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino