Onda d'urto sull'Everest dopo il sisma Paura per un gruppo di veneti

Mario Vielmo e una veduta dell'Everest
LONIGO - Mentre il terremoto in Nepal si va delineando sempre più come una tragedia di vaste proporzioni, con la conta dei morti in continuo aumento, c'è apprensione per la...

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LONIGO - Mentre il terremoto in Nepal si va delineando sempre più come una tragedia di vaste proporzioni, con la conta dei morti in continuo aumento, c'è apprensione per la sorte di un gruppo di vicentini impegnati in una scalata sul massiccio dell'Himalaya. A seguito del terremoto, infatti, si è staccata una valanga sul monte Everest che avrebbe travolto il campo base. Si temono vittime, ma le prime notizie sono frammentarie: un alpinista romeno parla di molte vittime.




I vicentini - un gruppo guidato dallo scalatore Mario Vielmo - avrebbero però contattato l'Italia facendo sapere di essere in salvo. Con loro anche il bellunese Marco Sala, alpinista di San Vito di Cadore.







La valanga che si è verificata sul Monte Everest a seguito del terremoto che ha colpito il Nepal ha travolto il campo base e potrebbe aver provocato 8 morti. È quanto riporta l'account specializzato Northmen PK su Twitter citando fonti dell'ufficio del turismo nepalese, ma sottolineando che la notizia non è confermata. I feriti sarebbero invece almeno una trentina.



Il gruppo di veneti proprio ieri si è diviso in due: al campo base sarebbero rimasti Vielmo, il giornalista Claudio Tessarolo, anche lui esperto alpinista, e gli scalatori Fioretti, il trentino Sebastiano Valentini e il bellunese Sala. A Kathmandu ieri sera erano invece arrivati altri 10 colelghi tra i quali il parroco di Asiago, don Roberto Bonomo, che sarebbero dovuti rientrare in Italia domani. Dall'aeroporto, danneggiato, sono riusciti a decollare finora solo quattro voli. Tutto intorno, macerie.
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Il Gazzettino