Dicevano di risiedere in provincia di Udine e percepivano l'assegno sociale, fino a 450 euro al mese accreditati sul conto corrente, pur essendo tornati nel proprio Paese...
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I controlli sono stati effettuati sia in base ad autonoma attività di servizio delle Fiamme gialle friulane sia nell'ambito di un'operazione coordinata a livello nazionale dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Guardia di Finanza che ha visto in azione i Comandi di 75 province. L'operazione a livello nazionale ha portato a denunciare complessivamente 325 stranieri, facendo emergere un danno di oltre 4,5 milioni di euro.
Dal blocco delle erogazioni l'Inps potrà avere un risparmio calcolato di circa 2 milioni all'anno. In provincia di Udine i controlli, effettuati incrociando i dati in collaborazione con la direzione Inps di Udine, hanno riguardato immigrati stranieri che versavano asseritamente in particolari situazioni di disagio economico. L'assegno sociale, infatti, è uno strumento assistenziale, del valore di massimo di circa 450 euro mensili, che viene corrisposto ai cittadini italiani e agli stranieri stabilmente residenti Italia, che abbiano superato il sessantacinquesimo anno di età e che si trovino in particolare situazione di disagio economico.
Dalle indagini sono così emersi 24 soggetti che percepivano il trattamento assistenziale mediante accredito in conto corrente pur avendo fatto ritorno ai loro Paesi di origine. In alcuni casi i soggetti si erano assentati dal territorio nazionale per un periodo superiore ai 30 giorni, continuativi, senza darne alcuna comunicazione all'Inps come è invece previsto dalla normativa ai fini della sospensione temporanea del beneficio. I 24 illeciti percettori sono stati segnalati all'autorità giudiziaria ordinaria in ordine ai reati truffa o malversazione, nonché alla magistratura contabile per l'accertamento del danno erariale.
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Il Gazzettino