Omicidio nella Casa del clero: monsignor Rocco morto strangolato Il vescovo: «Siamo sconvolti»

Mons. Giuseppe Rocco (foto da Vita Nuova)
TRIESTE - La Procura della repubblica di Trieste ha aperto un fascicolo di indagini per omicidio dopo che l'autopsia ha accertato che la morte di un anziano sacerdote, mons....

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TRIESTE - La Procura della repubblica di Trieste ha aperto un fascicolo di indagini per omicidio dopo che l'autopsia ha accertato che la morte di un anziano sacerdote, mons. Giuseppe Rocco, di 92 anni, avvenuta il 25 aprile scorso alla Casa del clero, è stata causata da un'azione meccanica, strangolamento o soffocamento.


Lo rivela oggi il quotidiano Il Piccolo, sottolineando che i funerali del prete si erano tenuti il 17 maggio, proprio per la decisione della magistratura di far svolgere l'autopsia sul cadavere. Il corpo di Rocco, vestito come se stesse per uscire, fu rinvenuto ai piedi del letto, nell'appartamento che il prete occupava alla Casa del clero. Le indagini, coordinate dal pm Matteo Tripani, sono condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri.

Monsignor Rocco era stato parroco per oltre quarant'anni di Santa Teresa del Bambino Gesù.

L'elemento che ha fatto imprimere una svolta alle indagini è stata la radiografia del collo.

«La notizia riguardante la tragica morte del nostro amatissimo e stimatissimo mons. Giuseppe Rocco, ha lasciato tutti noi sgomenti e sconvolti». Lo afferma il vescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, in un messaggio alla Diocesi dopo le rivelazioni sul presunto omicidio dell'anziano sacerdote. «Quasi subito dopo la morte del caro sacerdote - rivela Crepaldi - fui discretamente avvertito dagli investigatori che c'era la necessità di fare qualche indagine. Assicurai loro collaborazione e fiducia. Oggi, di fronte agli sviluppi sconcertanti delle indagini, sono ad assicurare agli investigatori e alla Magistratura la stessa collaborazione e fiducia, esortandoli a un pieno accertamento della verità dei fatti e delle responsabilità implicate». Crepaldi invita i fedeli «alla preghiera al Signore e a un'attenta riflessione sul male e sulla sua insondabile profondità. Anche questa dura prova sia occasione di purificazione e di una rinnovata professione di fede», concludeell'anziano prete, dalla quale sono emerse con chiarezza lesioni riconducibili a un'azione violenta, e non a un evento accidentale. A dare l'allarme, quella mattina, fu una badante che seguiva il sacerdote, e che intorno alle 7.00 era entrata nella sua stanza per accompagnarlo alla messa.


La Casa del clero, situata nel complesso del seminario vescovile di Trieste, ospita i preti in pensione ma anche ospiti di eventi o incontri della Diocesi. L'alloggio di mons. Rocco, dopo il decesso, è stato visitato solo da alcune persone ed è rimasto chiuso. All'inizio della prossima settimana giungeranno gli operatori del Ris dei carabinieri per eseguire le ricerche di tracce lasciate da estranei, tra cui il presunto omicida.


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Il Gazzettino