TRIESTE - Con una mozione ad hoc la Lega Nord in Friuli Venezia Giulia chiede che i contributi erogati ai triestini in difficoltà siano almeno della stessa entità di quelli...
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«Situazione paradossale - osserva il capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga - ricordo che a ogni clandestino sono assegnati, direttamente o indirettamente, quasi 1500 euro al mese per vito e alloggio, altri 2,5 euro al giorno per le spese minute, schede telefoniche da 15 euro e sigarette». «Qualche giorno fa – racconta il segretario provinciale Pierpaolo Roberti - ho incontrato un triestino che ha perso il posto di lavoro e che dunque da tre anni è disoccupato: con il contributo minimo di inserimento che gli è stato assegnato, pari a 250 euro mensili, deve pagarsi 50 euro di canone Ater e vivere con ciò che resta. Questa persona, non potendo ovviamente rinunciare a nutrirsi e non riuscendo a pagare le bollette, a oggi vive al buio. Per contro, mentre la nostra gente è ridotta a campare così, i 350 clandestini di stanza a Trieste vengono trattati con i guanti».
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Il Gazzettino