TRIESTE - Un tubo del gas lasciato libero in cucina. Sarebbe questa la causa dell'esplosione mortale avvenuta in Via Baiamonti 71 il 20 febbraio scorso. Uno scoppio tremendo e...
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La responsabilità è dell'idraulico, dipendente della Astec Srl (in subappalto alla Installo Srl) che nella mattinata della tragedia ha eseguito le operazioni preliminari scollegando l'impianto idrico, del gas ed elettrico dal piano cottura e dal lavello installato sul mobile della cucina.
Tutto ciò emerge dalla perizia che l'ingegnere Giuseppe Giannace ha consegnato al Pubblico ministero Pietro Montrone, titolare del fascicolo.
Il tubo del gas, dunque, non era collegato ad alcun apparecchio della cucina e in queste condizioni «chiunque fra gli occupanti dell'appartamento avrebbe potuto aprire il rubinetto e consentire la fuoriuscita del metano» che avrebbe poi generato l'esplosione. E' bastato semplicamente accendere la luce per provocare il disastro.
Emerge inoltre che la ditta in questione non era abilitata all'installazione e trasformazione e manutenzione degli impianti per la distribuzione del gas. L'accusa per tutti gli indagati è di disastro e omicidio colposo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino