Travestirsi e nominare i genitali: ecco il "gioco del rispetto" negli asili

Travestirsi e nominare i genitali: ecco il "gioco del rispetto" negli asili
TRIESTE - Scoppia la polemica sul "Gioco del rispetto - Pari e dispari" sostenuto dal Comune al fine di favorire il rispetto tra i generi. Quarantacinque le strutture che hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRIESTE - Scoppia la polemica sul "Gioco del rispetto - Pari e dispari" sostenuto dal Comune al fine di favorire il rispetto tra i generi. Quarantacinque le strutture che hanno finora aderito al progetto. Si tratta di un kit ludico didattico che ha avuto una prima edizione sperimentale nel 2013.




Ad un gruppo di genitori, però, questo gioco non piace affatto - come riporta un quotidiano locale - in quanto prevede una serie di attività per cui i bambini possono esplorare i corpi dei loro compagni, ascoltare il battito del cuore a vicenda o il respiro. Ma non è tanto questo a far strabuzzare gli occhi ad alcune mamme e ad alcuni papà quanto la possibilità data ai bimbi di nominare i genitali maschili e femminili, sempre nell'ottica di riconoscere le differenze fisiche che li contraddistinguono, e di travestirsi indossando vestiti diversi dal loro genere di appartenenza e giocare così abbigliati.



Interviene per rassicurare le famiglie il vicesindaco Fabiana Martini che parla di "preoccupazioni infondate" e di una "autorizzazione scritta". Il vicesindaco fa notare che i genitori erano al corrente del progetto e che sono state fatte tutte le necessarie riunioni informative. «Il “Gioco del rispetto” - precisa - non affronta né i temi della sessualità, né quelli dell’affettività. Tra le proposte di gioco non ce n’è nessuna che riguardi l’educazione sessuale, né si toccano i temi dell’omosessualità. Qualsiasi tentativo di attribuire malizia a questa proposta è fuori luogo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino