Il treno a vapore del Centenario da Verona a Bassano (e sul Grappa)

Treno a vapore per il centenario della Grande Guerra
BASSANO - Un treno a vapore da Verona a Cima Grappa per il centenario della Grande Guerra. Allo scoccare del secolo dall’entrata in guerra dell’Italia, il 24 maggio, una...

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BASSANO - Un treno a vapore da Verona a Cima Grappa per il centenario della Grande Guerra. Allo scoccare del secolo dall’entrata in guerra dell’Italia, il 24 maggio, una tradotta con le vecchie carrozze, simbolo di partenza verso il fronte, arriverà nei luoghi teatro del conflitto.




Un evento, unico sui binari della rete italiana, promosso dall’associazione culturale storico-ferroviaria “Carrozza Matta”, di San Nazario, in Valbrenta, con Avts di Verona, per “commemorare l’entrata dell’Italia in guerra esattamente cento anni fa. Circa 500 persone da tutta Italia saliranno sul treno, con associazioni d’arma ed una nutrita partecipazione di ferrovieri del Genio dell’Anfg, che ha patrocinato l’iniziativa assieme alla Regione Veneto e ai comuni di Crespano e Bassano del Grappa”.



Il treno partirà da Verona e arriverà in stazione a Bassano accolto dalla Banda di Campolongo sul Brenta e dalla cittadinanza; i viaggiatori saranno poi trasferiti a Cima Grappa con 12 pullman per una visita ai luoghi della memoria, oltre all’Ossario Monumentale dei Caduti nella storica città degli alpini.



“L’idea di questo treno - informano Cristian Rossi e Gianluca Ferrarese, soci fondatori di “Carrozza Matta”, - vuole essere, oltre che un evento turistico con treno a vapore, un modo per riscoprire e rivivere la storia attraverso la rievocazione a bordo di treni storici. Quei treni che tanto hanno contributo a portare l’Italia alla vittoria trasportando quotidianamente centinaia di migliaia di soldati e feriti, oltre a migliaia di tonnellate di materiali per la logistica dell’esercito italiano in Veneto, in Friuli ed in Lombardia, costeggiando le linee di fuoco ed impegnando in un lavoro mastodontico le nostre Ferrovie dello Stato dal 1915 al 1919”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino