BELLUNO - Tre alpinisti bellunesi hanno perso la vita precipitando dalla via Dino e Maria, sul monte Cridola. Tutti e tre facevano parte del Soccorso alpino della Stazione...
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I tre rocciatori erano partiti in mattinata per la scalata. Quando hanno ritardato il rientro al rifugio Padova dove erano attesi, nel pomeriggio è scattato l'allarme e la ricognizione dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha rivelato in breve la tragedia.
La dinamica dell'incidente. I tre alpinisti del Soccorso alpino morti oggi sul Cridola stavano arrampicando probabilmente per allenare il più giovane, ed aspirante soccorritore, del gruppo. I tre - secondo fonti del Soccorso alpino - erano impegnati in una via classica, la Dino e Maria, dallo sviluppo di 250 metri che sale lungo un colatoio. La difficoltà era, per loro, del tutto banale trattandosi di un 4/o-5/o grado inferiore. I tre, secondo le prime informazioni, sono precipitati dopo il primo o il secondo tiro di corda a nemmeno un centinaio di metri di salita.
Secondo i soccorritori i tre in cordata avrebbero fatto - secondo prassi - una "sosta" su un terrazzino ancorandosi ai chiodi ma si potrebbe essere verificato un cedimento degli stessi che li ha fatti precipitare.
I corpi recuperati dai colleghi con l'ausilio dell'elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore sono stati composti nella cella mortuaria di Domegge (Belluno) e dovrebbero essere trasferiti nelle prossime ore a Belluno dove verrà allestita la camera ardente. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino