Tragedia sul S. Simeone forse per una foto

Tragedia sul S. Simeone forse per una foto
Si è staccato dal sentiero, forse per trovare uno scorcio migliore dal quale scattare una fotografia o fare un video, due delle sue grandi passioni, poi probabilmente ha perso...

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Si è staccato dal sentiero, forse per trovare uno scorcio migliore dal quale scattare una fotografia o fare un video, due delle sue grandi passioni, poi probabilmente ha perso l'equilibrio o si è esposto troppo, ed è precipitato tra le rocce compiendo un salto fatale di circa 150 metri. E per lui non c'è stato più scampo. Fabio Molinaro, classe 1951, residente a Cervignano, ha perso la vita drammaticamente così, nella giornata di sabato, lungo il versante sud del Monte San Simeone in comune di Bordano. Lo hanno recuperato durante la notte tra sabato e domenica i tecnici del Soccorso Alpino del Cnsas di Gemona, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Tolmezzo assieme al gruppo SAF dei Vigili del Fuoco dopo diverse ore di ricerche.

Molinaro, esperto alpinista e assiduo frequentatore delle montagne, era partito in mattinata in solitaria per un'escursione tra i sentieri del monte che scruta, dalla sponda destra del Tagliamento, tutto il Friuli. Arrivato in vetta, come centinaia di altre volte aveva fatto, ha telefonato alla moglie attorno all'ora di pranzo per rassicurarla che la risalita era compiuta e che si stava incamminando per rientrare a valle. In serata però quando ormai erano le 20 e di lui non si avevano più notizie, è stato lanciato l'Sos. La famiglia di Molinaro ha chiesto a due suoi amici se sapessero in quale zona precisamente si fosse recato, questi ultimi avendo contezza del luogo si sono subito messi sulle sue tracce, rinvenendo l'auto parcheggiata in uno spiazzo della strada che dalla sella di Interneppo porta proprio al San Simeone, utilizzato da chi solitamente sale sull'altipiano attraverso la via così detta "normale". Nel frattempo erano sopraggiunti anche i soccorritori, una quindicina, allertati proprio dagli amici; questi dalla vetta si sono poi suddivisi in gruppi e hanno battuto i quattro sentieri che si sviluppano lungo i versanti. Ad un certo punto, quand'era ormai l'una e mezza di notte, nei pressi del così detto Plan dai Purcei, si sono scorte, appoggiate ad una roccia, una coppia di racchette da passeggio, poco più in là è stata avvistata anche una macchina fotografica e 200 metri sotto il corpo di Molinaro, ormai senza vita a causa dei politraumi riportati con la caduta. Presumibilmente il decesso era avvenuto nel primo pomeriggio. I tecnici hanno provveduto a calarsi con le corde, recuperare la salma e trasportarla sino in paese. Le complesse operazioni di sono concluse quando ormai stava albeggiando. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino