ROMA - Il Mose? «Non possiamo buttare via 4 miliardi già spesi tenendo a mente il suo scopo: salvare Venezia. Non è più tempo di scaricare la responsabilità sugli altri per...
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Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. «Acclarati i fatti dico che chi ha sbagliato dovrà risponderne». «Considero» gli scandali Expo e Mose, continua Lupi, «due casi di eccezionale gravità», «stiamo provando a far rialzare la testa al Paese dimostrando che si possono fare grandi opere in tempi certi», «ma puntualmente dimostriamo che siamo legati ad un passato che non riusciamo a scrollarci di dosso». «Questi fatti - continua Lupi - ci dicono che dobbiamo accelerare e io lo farò su tre punti fondamentali. Innanzitutto bisogna rendere tutti gli appalti trasparenti pubblicando on online chi se li aggiudica, quali sono i tempi e i costi per la loro realizzazione». «Poi dobbiamo accelerare sul lavoro già svolto nella revisione del codice degli appalti, eliminare burocrazia e lentezza». «Semplificazione, certezza delle norme, controlli severi e pene certe. Solo così elimini le procedure eccezionali, che derivano dai ritardi, e favoriscono la corruzione. Dobbiamo anche accelerare la due diligence non solo del Mose, ma di tutte le opere strategiche».
E alla domanda se la Camera a suo avviso debba dare l'ok all'arresto di Galan dice: «Sono certo che la Camera verificherà i documenti» dei magistrati e «deciderà entrando nel merito». «Io sinora non ho mai votato per l'arresto di nessuno» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino