Il ricatto a sfondo omosessuale finisce con denuncia per estorsione

Sul cellulare prove inconfutabili del ricatto ai danni dell'uomo bellunese
SOSPIROLO - L’accusa di violenza sessuale è caduta, per mancanza di gravi indizi, invece è rimasta in piedi quella di estorsione, utilizzando foto dal contenuto erotico. ...

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SOSPIROLO - L’accusa di violenza sessuale è caduta, per mancanza di gravi indizi, invece è rimasta in piedi quella di estorsione, utilizzando foto dal contenuto erotico.


Il pm bellunese Roberta Gallego ha chiuso le indagini e formalizzato le accuse a un 18enne di Caerano che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe prima costretto a ripetuti "rapporti omosessuali" un 72enne di Sospirolo, ma originario della Marca. Non solo. Avrebbe ripreso con il cellulare quei rapporti sessuali per poi utilizzare i filmati, sempre per l’accusa, per ricattare l'anziano.

Con quelle immagini in mano il 19enne (ma all’epoca dei rapporti omosex aveva appena compiuto 18 anni) avrebbe chiesto soldi all uomo, promettendogli che poi avrebbe distrutto il filmato.

Ottenute piccole somme di denaro, il trevigiano avrebbe nuovamente adescato l’72enne, filmando i loro incontri e facendo scattare un ulteriore ricatto. Voglio altri soldi - avrebbe detto - altrimenti faccio vedere le foto a tua moglie. Ma a quel punto la vittima si è armato di coraggio e ha denunciato l’estorsione.

Il pm Gallego ha ordinato un perquisizione a casa del giovane, trovando prove inoppugnabili del ricatto.

I successivi accertamenti non hanno permesso di contestare l’accusa di violenza sessuale. Nella sostanza il 19enne non avrebbe forzato il bellunese a fare sesso orale. Nell’iPhone sequestrato al giovane i carabinieri di Sedico avrebbero però trovato le immagini hard, utilizzate per ricattare l'anziano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino