Deruba la moglie per andare a giocare alle slot machine

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BREGANTINO (ROVIGO) - Il capo di imputazione col quale è avvenuta la citazione diretta a giudizio è di tre righe in tutto. Poche per racchiudere la devastante vicenda umana...

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BREGANTINO (ROVIGO) - Il capo di imputazione col quale è avvenuta la citazione diretta a giudizio è di tre righe in tutto. Poche per racchiudere la devastante vicenda umana approdata ieri all'attenzione del giudice Sandrina Fiorito.




Imputato un 61enne di Bergantino. Gli viene contestata la simulazione di reato. Il 30 gennaio 2012 avrebbe falsamente denunciato ai carabinieri della stazione locale di avere subìto una rapina in casa da parte di due persone. I rapinatori lo avrebbero malmenato per poi impossessarsi dei preziosi della moglie, tenuti in cassaforte, dopo averlo costretto ad aprirla.



Era stato lo stesso 61enne, poco dopo la denuncia, a spiegare ai carabinieri la verità. Dopo essere scappato alcuni giorni di casa, meditando anche il suicidio, avrebbe confessato di essere stato picchiato da due persone per debiti di gioco ripianati con la vendita dei gioielli ai Compro oro.



L'uomo infatti soffrirebbe di ludopatia, la malattia del gioco compulsivo. Avrebbe bruciato soldi e contratto debiti per la mania dei videopoker e del gioco elettronico. La stessa moglie lo ha spiegato ieri al giudice.



Anche il maresciallo dei carabinieri che ha deposto, ammettendo che la rapina sia stata simulata, ha ritenuto comunque verosimile che l'uomo fosse stato picchiato da qualcuno del quale comunque non voleva fare il nome.



La tesi della ludopatia è quella che intende portare avanti la difesa, affidata all'avvocato Elena Gagliardo. Già ieri ha ottenuto dal giudice l'ammissione di una perizia psichiatrica per chiarire se all'epoca dei fatti il 61enne fosse in grado di intendere e di volere, interamente o parzialmente, o se la patologia del gioco, con tanto di ricoveri documentati, potesse averlo ottenebrato sino a non renderlo più responsabile delle proprie azioni.



Appuntamento in aula a novembre, per il giuramento dello psichiatra nominato ieri in udienza, dottor Luciano Finotti in servizio all'Ulss di Adria. Terminata la propria attività, depositerà la relazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino