CASSOLA - Da sempre grande appassionato di "Nord", cani e sport di montagna, Antonio Uccellatore può essere definito sicuramente uno degli sportivi che più di ogni altro ha...
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Finora ha avuto nove cani e ha iniziato con la slitta (2/4 cani), ma la difficoltà a tenere più di 2 animali l’ha convinto a rimanere nella categoria skijoring / bikejoring (con meno cani). “Nel 2005 ho vinto il mio primo (di 5) Campionato Italiano, nella categoria skijoring open, con Charlie Brown ad Anterselva in provincia di Bolzano e nello stesso anno ho conquistato il mio primo campionato su terra a Conco nella categoria bikjoring nella prova supersprint di 3,5 km a Val Lastaro). Quindi sono stato convocato in nazionale di cui sono ancora membro. Nel 2006 ho vinto il secondo Campionato Italiano sempre a Conco, centrando un 15. posto agli europei di Tarvisio in una competizione dalla direzione di gara scandinava che ha organizzato "a suo stile" la gara stirando il percorso a 17 Km, distanza inusuale per gli italiani. Poi mi sono ripetuto nel tricolore categoria canicross a Falzè di Piave”.
uindi il cambio del cane. “Nel 2010, con un giovanissimo Coffi (bracco tedesco/pointer) ho vinto il tricolore (gara a doppio titolo con l'europeo) sempre a Falzè di Piave categoria bikejoring e nella stessa gara, valida anche per gli europei, sono arrivato sempre 15°. Mi sono ripetuto in altri tre campionati ma il numero totale degli italiani era insufficiente per l'assegnazione del titolo (le gare di sleddog sono sempre internazionali, compresi i campionati nazionali; ovvero se ci sono dieci concorrenti in categoria, ma solo 2 italiani, chi vince la gara ha vinto il campionato ma non il titolo). Da allora ho limitato la mia frequenza alle competizioni nella categoria open”.
Per l'anno prossimo?
“Spero di riprendere il ritmo di prima, anche perché sono ancora il Campione Italiano in carica nello skijoring open e bikejoring open, nessun italiano mi ha mai battuto in quelle categorie, ho vinto 5 campionati nazionali con titolo, in 3 categorie diverse, con 2 cani diversi nonché altri 3 campionati ma senza il titolo. I successi che ho ottenuto sono da attribuire in gran parte ai miei cani, in primis Charlie, che è morto l’anno scorso dopo cinque anni di pensione, e poi Coffi, il mio attuale partner nelle gare”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino