ZERMEGHEDO - (Cs) Nel piccolo paese di 1400 abitanti il sindaco Cavaliere va a casa dopo poco più di un anno: nel 2014 era stato eletto superando di una settantina scarsa di...
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Già mesi fa si era evidenziata la spaccatura, con la nascita del gruppo Civica in uscita dalla maggioranza, ma garantendo l'appoggio al sindaco. Ora l'ultimo atto, dovutro soprattutto alla questione della centrale energetica a biomasse di Demetra per produrre energia da vendere sul mercato. "Già conviviamo con le aziende conciarie e quelle puzze, ora una centrale che bruci insilato di mais, che già odora di per sè, magari autorizzata a usare qualsiasi altro combustibile, sarebbe insostenibile. Non c'è stato dialogo e abbiamo preso la nostra decisione". dice Biscotto.
"E' stato un atto doloroso ma doveroso, il nostro - aggiunge Mirko Biscotto - ed è maturato dopo una seria e non facile riflessione, in quanto sono venute meno le condizioni per svolgere in maniera sincera e costruttiva il mandato assegnatoci dagli elettori. In questo anno e mezzo il sindaco Gianluigi Cavaliere e la giunta formata da Luca Albiero e Simone Cracco, hanno percorso un cammino sempre più autonomo e solitario escludendo dalle decisioni e dalla vita politica e democratica sia i consiglieri sia i cittadini stessi, alimentando un sentimento comune di sfiducia e tradendo lo spirito che ci aveva portato a vincere le passate elezioni comunali".
La decisione, aggiunge Biscotto, è stata presa ritenendo che il periodo di commissariamento sarà relativamente breve, permettendo l’insediamento di un nuovo sindaco e consiglio già nella prossima primavera. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino