VENEZIA - È costato circa 100mila euro il caterpillar trasformato in "tanko" con cui i secessionisti veneto-lombardi arrestati dai Ros il 2 aprile volevano tentare l'assalto...
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«Il tanko doveva servire per un'azione dimostrativa. Aveva un cannone? Cannone è una parola grossa - racconta Lanza - L'avevamo provato con cariche di polvere pirica. Su 20 tentativi ne saranno andati a segno due». L'indagato, che secondo le indagini doveva essere l'ambasciatore del gruppo secessionista, spiega poi che l'obiettivo «era resistere in San Marco 24 o 48 ore. Un blindato per due giorni in San Marco, con Internet, i social network, gli smartphone… L'indipendenza del Veneto sarebbe diventata un caso internazionale».
Lanza chiarisce infine che quando il mezzo blindato è stato portato via dai carabinieri, dal magazzino-arsenale di Casale di Scodosia, «mancava la copertura, una lastra di 25 millimetri, con due botole a tenuta stagna e prese d'aria. Chiuso l'abitacolo, tre o quattro persone avrebbero potuto calarsi all'interno, manovrare il mezzo e rimanerci fino a esaurimento di acqua e viveri. Avevo previsto anche uno scarico, un foro di 15 centimetri collegato con una tazza che doveva fare da evacuatore e lavandino». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino