Scoperti dal titolare a fare sesso in azienda, amanti focosi nei guai

Scoperti dal titolare a fare sesso in azienda, amanti focosi nei guai
VICENZA – S’erano fatti travolgere dalla passione, finendo per dare sfogo ai loro istinti sessuali in uno sgabuzzino dell’azienda in cui lavorano dove però erano stati...

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VICENZA – S’erano fatti travolgere dalla passione, finendo per dare sfogo ai loro istinti sessuali in uno sgabuzzino dell’azienda in cui lavorano dove però erano stati scoperti, mezzi nudi, dal titolare che, dopo una lavata di capo, li aveva sospesi dal lavoro: 5 giorni a casa senza stipendio l’uomo, 10 la donna.




Protagonisti un operaio di 35 anni ed un’impiegata di 40, entrambi single. Che però hanno ritenuto spropositato e ingiusto il provvedimento e hanno fatto ricorso in tribunale: se ne discuterà nei prossimi mesi davanti ad un giudice del lavoro. L’episodio risale allo scorso febbraio, e a sentire i protagonisti si sarebbe trattato della prima volta.



Per il titolare si tratta soprattutto di una questione di rispetto, non solo verso di lui, ma anche verso i colleghi e l’azienda. Come dire, non entro nella sfera privata dei dipendenti, ma all’interno della fabbrica va mantenuto un comportamento corretto.

I dipendenti contestano il fatto che “l’incontro ravvicinato” era avvenuto fuori dall’orario di lavoro e in un luogo appartato, senza quindi danneggiare l’azienda. Una questione di minuti: l’operaio sembra avesse da poco terminato il suo turno, l’impiegata sarebbe stata in pausa pranzo perché, come era solita fare, aveva timbrato il cartellino in anticipo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino