SCHIO – Non vuole farsi ricoverare in ospedale a Santorso per una cura d’urto e fa il diavolo a quattro quando arrivano i sanitari del Suem a prelevarlo in ambulanza, a casa...
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Secondo episodio di violenza ieri pomeriggio nel mese di agosto, dopo l’aggressione di sabato 8 a un ospite da parte di un ex ospite, nella casa che accoglie persone segnate da disagi sociali (anche di alcol-droga e povertà assoluta). Nel pomeriggio di ieri 26 agosto i responsabili della struttura hanno chiamato il 118 per ricoverare un ospite 50enne, italiano che per problemi di disagi multipli ha trovato lì ospitalità. Alla vista dell’ambulanza e compreso che doveva salirci, l’uomo (che non aveva mai procurato problemi in precedenza) è andato in escandescenza, rifiutandosi di salire sull’ambulanza, con un’opposizione fisica ai sanitari del Suem.
Sale la tensione, l’uomo urla, si dimena, afferra un estintore in uso a casa Bakhita e lo scaglia contro l’ambulanza, danneggiando il parabrezza, per scappare e barricarsi nella sua camera dove sfoga la rabbia sfasciando della mobilia. A questo punto i responsabili della struttura di proprietà del Comune di Schio e gestita dalla cooperativa sociale Samarcanda chiamano il 112. Sul posto arriva una pattuglia del radiomobile con i carabinieri di via Maraschin coordinati dal maresciallo Orazio Leone. Con una mezzora di dialogo i militari riescono a calmare l’uomo, farlo uscire dalla stanza e accompagnarlo con l’auto di servizio all’ospedale di Santorso, per il programmato ricovero.
Vittorino Bernardi Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino