Presidio all’ex colonia Città di Schio per contestare i profughi

Presidio contro i profughi sulla Provinciale 46
VALLI DEL PASUBIO – L’aveva annunciato Alex Cioni, portavoce per l’Alto Vicentino dell’associazione “Prima gli Italiani”, e ieri 1. agosto l’ha fatto, ed è in corso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VALLI DEL PASUBIO – L’aveva annunciato Alex Cioni, portavoce per l’Alto Vicentino dell’associazione “Prima gli Italiani”, e ieri 1. agosto l’ha fatto, ed è in corso pure oggi domenica 2 agosto, il presidio di contestazione nei pressi della ex colonia Città di Schio che da una decina di giorni ospita una trentina di profughi, in carico al Comune di Schio (lo stabile è di proprietà comunale). Una cinquantina di persone, giovani e non, arrivate dal mattino di ieri alla spicciolata dallo scledense e dal thienese si sono prima insediate in un’area verde a qualche decina di metri dell’ex colonia che sorge sulla Provinciale 46 a circa 500 metri dal passo delle Fugasse, confine con il Trentino, per poi srotolare sul ciglio della Provinciale 46 uno striscione con scritto “Profughi tutelati, Italiani dimenticati”. Una protesta silenziosa, che viene ripetuta questa mattina di domenica, colorata e ben visibile per le migliaia di persone che hanno percorso ieri e percorreranno oggi in auto e moto la strada che conduce al monte Pasubio e verso Rovereto.








“Non vogliamo rimanere inermi dinnanzi all'invasione in atto favorita da un imbelle Governo nazionale che – il giudizio di Alex Cioni – invece di pensare ai propri cittadini apre le porte a migliaia di sedicenti profughi che approfittano della situazione per by-passare le normative che dovrebbero regolare i flussi migratori in entrata. Diciamo basta con forza e determinazione a questa invasione. Prima i Veneti, prima gli Italiani, prima Noi!”. Ieri 1. agosto è stata una giornata tranquilla con la vostra presenza sulla Provinciale 46? “Il nostro è stato un presidio silenzioso, pur disturbato dalla pioggia e da un paio di persone che dopo averci fotografato ci hanno insultato alzando il braccio sinistro con il pugno chiuso. Sono bazzecole. Oggi 2 agosto siamo ancora al presidio per esprimere le nostre ragioni e così faremo prossimamente”.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino