Scambiano un ictus per una banale cervicale: la famiglia fa causa all'Ulss

Scambiano un ictus per una banale cervicale: la famiglia fa causa all'Ulss
ROVIGO - Una causa civile nei confronti dell'Ulss 18 e di un medico dell'azienda sanitaria. Per un ictus che ha colpito con effetti devastanti un 70enne e che forse -...

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ROVIGO - Una causa civile nei confronti dell'Ulss 18 e di un medico dell'azienda sanitaria. Per un ictus che ha colpito con effetti devastanti un 70enne e che forse - sostengono i familiari, seguiti nel delicato caso dall'avvocato Francesco Zarbo di Rovigo - avrebbero potuto essere evitati o comunque fortemente limitati.




I fatti risalgono al 26 aprile del 2012. Secondo questa ricostruzione il 70enne - G. G. le sue iniziali - comincia ad accusare alcuni malesseri, come problemi alle mani e difficoltà a parlare. Viene immediatamente portato in pronto soccorso dove non si sarebbe diagnosticato l’ictus, con conseguente tempestiva terapia con quei farmaci che contrastano la coagulazione del sangue e che sono indicati in queste evenienze. Una terapia che sarebbe stata corretta, secondo i familiari. Sarebbe invece stato ritenuto maggiormente verosimile che il 70enne soffrisse di una artrosi cervicale. Una patologia che pure avrebbe potuto dare conto dei problemi lamentati dal paziente.



Viene quindi erogata la terapia prescritta contro l'artrosi cervicale. Al termine, le dimissioni dell’anziano. Alcune ore dopo però - ovviamente sempre stando alle ragioni del 70enne e dei familiari che sarà compito del giudizio civile vagliare - le conseguenze dell’ictus divengono irreversibili. Con effetti fortemente invalidanti: la richiesta di risarcimento si basa infatti su una invalidità del 70%.



Un evento quindi che ha senza dubbio modificato a fondo la vita dell'anziano, che prima godeva di buona salute. La causa civile è basata proprio sulla convinzione che un esito tanto infausto si sarebbe forse potuto evitare. Controparti dei familiari sono sia l'azienda sanitaria Ulss 18 di Rovigo e dell'Alto Polesine che un medico. L'udienza si è tenuta nei giorni scorsi e si è chiusa con un aggiornamento del procedimento ai prossimi mesi. Tra quasi un anno, dal momento che l'ammissione delle prove sarà discussa a marzo 2015. (lo.zo.) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino