CESIOMAGGIORE - Un record di processi per guida in stato di ebbrezza. Con quello di ieri C.S., 39 anni, difeso dall’avvocato Pregaglia, ha toccato quota cinque. ...
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L’uomo, rumeno, residente a Cesiomaggiore, ieri, davanti al giudice Elisabetta Scolozzi, doveva rispondere del quinto episodio per essere stato beccato con troppo alcol in corpo ad un controllo dei carabinieri.
È stato condannato a 5 mesi di arresto e 4 mila euro di ammenda oltre alla sospensione per un anno della patente. Il giudice è stato più severo di quanto chiesto dal pubblico ministero Sandra Rossi che aveva quantificato la pena in 4 mesi e 2800 euro di ammenda.
C.S. venne fermato in auto da una pattuglia dei carabinieri alle 3 del mattino, mentre tornava a casa. Si trattava di un controllo di routine che però portò rapidamente a scoprire il vizietto. Fu sufficiente valutarne agli atteggiamenti classici di chi ha bevuto qualche bicchiere in più: parlata poco sciolta, occhio lucido, alito vinoso.
Condizioni che non sfuggono all’occhio esperto delle forze dell’ordine. Si passò così all’etilometro che fece risultare un tasso di 1.49; un secondo controllo non cambiò le sorti della serata, conclusasi con l’immediato appiedamento e la denuncia penale.
Ora il rumeno recidivo dovrà andare a piedi per un anno, dopodiché, nonostante i precedenti, tornerà in possesso della patente di guida.
Ma ieri, C.S., non era l’unico imputato di guida in stato di ebbrezza: a ruolo c’erano ben altre sei posizioni. C’è chi ha patteggiato e chi è stato condannato. Ma per tutti il conto è stato saldato. E si tratta di conti economici importanti, anche se poi, quasi tutti, chiedono di convertire la pena pecuniaria in lavori socialmente utili. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino