GAIBA (ROVIGO) - Un quarto d'ora appena. Quindici minuti che per l'adolescente che stava meditando il suicidio hanno fatto tutta la differenza del mondo, quella tra la...
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A questo punto è entrata in gioco la grande competenza dell'operatore di centrale, una figura professionale formata per gestire e possibilmente scongiurare emergenze di questo tipo.
Il carabiniere ha trattenuto la ragazzina al telefono, chiedendole notizie sulla sua vita, sui suoi problemi e intanto cercando di farla parlare. Il collega di fianco a lui intanto predisponeva sul territorio il meccanismo di salvataggio.
Parlando, l'adolescente ha spiegato di trovarsi vicino al corso del fiume tra i Comuni di Gaiba e di Stienta e di avere in tasca anche un paio di forbici. A quel punto le auto dei carabinieri avevano un’indicazione piuttosto chiara della zona nella quale si trovava la ragazzina a rischio e gli equipaggi non hanno perso un istante.
Altre indicazioni si sono poi via via aggiunte, consentendo quindi di precisare ulteriormente il quadro. Alla fine la ragazzina è stata trovata nel territorio di Gaiba, in effetti sugli argini del Po. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino