ROVIGO - Una foto, piuttosto grande, affissa su una trave portante del cavalcavia sulla Tangenziale Est. E altre più piccole finite sui pali della luce di un Comune poco fuori...
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Il caso, ad agosto 2012, aveva destato scalpore tra Rovigo e dintorni. Tutto era cominciato ad agosto: quando per ben due volte la Volante della questura era intervenuta in Tangenziale, per staccare quella foto. Il reiterarsi degli episodi aveva poi fatto sì che il caso venisse preso in mano dagli investigatori della Squadra mobile.
Il fatto che non ci fossero numeri di telefono o altri particolari del genere aveva fatto subito pensare gli inquirenti a una vendetta tra ex amanti o compagni. Una pista che secondo la ricostruzione accusatoria, si era rivelata fondata. La svolta era arrivata con una perquisizione domiciliare che aveva consentito di recuperare il materiale impiegato per le affissioni, colla compresa. In questo modo gli investigatori avevano identificato il sospettato: un medico polesano. La vittima del volantinaggio era stata invece immediatamente individuabile: una collega.
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Il Gazzettino