Due ospiti morti con lividi sui corpi: "Istituti Polesani" ancora nella bufera

Due ospiti morti con lividi sui corpi: "Istituti Polesani" ancora nella bufera
FICAROLO - Due morti avvenute a poca distanza l'una dall'altra. Due morti che si sono portate via due ospiti degli Istituti Polesani di Ficarolo, struttura specializzata...

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FICAROLO - Due morti avvenute a poca distanza l'una dall'altra. Due morti che si sono portate via due ospiti degli Istituti Polesani di Ficarolo, struttura specializzata nel seguire persone con disabilità psichica e toccata lo scorso giugno da dieci arresti a carico di nove operatori sociosanitari e un medico, accusati di maltrattamenti ai danni di alcuni ospiti.










Entrambi gli episodi sono avvenuti tra la tarda serata di sabato e le prime ore del mattino di domenica. I familiari dei deceduti si sono rivolti alle forze dell'ordine, ma nessuno vuole chiarire meglio la vicenda: «Posso solo confermare che riteniamo ci siano aspetti da chiarire».



Saranno probabilmente gli esiti delle autopsie, effettuate oggi, a dare indicazioni certe sulle cause della morte di due pazienti deceduti, in ambiti diversi, tra sabato e domenica in circostanze che i famigliari hanno però considerato sospette.



Il primo, 51enne di Rovigo, è morto sabato sera all'ospedale di Rovigo dopo che era stato sottoposto a una delicata operazione chirurgica nel tentativo, risultato inutile, di recuperare una grave emorragia e un trauma cranico. Ad insospettire i parenti, che hanno presentato denuncia alla squadra mobile della Questura di Rovigo lunedì mattina, alcuni lividi presenti ai polsi e al collo del congiunto e il trauma cranico, la cui origine non risulta chiara. Il secondo, invece, affetto da sindrome di down, è deceduto domenica notte nel sonno.



A provocare il decesso, dicono le cartelle cliniche, un arresto cardiocircolatorio. Ma anche nel suo caso, pare ci siano lividi e ecchimosi sul corpo. In un primo tempo, non era stata esclusa l'ipotesi di una colluttazione con un altro paziente della struttura sanitaria. Proprio per fare piena luce sui diversi aspetti ancora non definiti e su eventuali responsabilità, la procura della Repubblica ha predisposto le autopsie sui due pazienti morti e ha aperto un fascicolo di inchiesta per atti relativi alla loro morte, al momento senza indagati. «Attendiamo i risultati medici - spiega il procuratore di Rovigo, Carmelo Ruberto - per capire le cause di questi due decessi sospetti.



Sicuramente le due morti sono legate tra loro per un fattore temporale, sono avvenute in meno di 24 ore, e per un fattore ambientale: entrambi i pazienti erano ricoverati nello stesso reparto, il numero 11, quello riservato ai malati mentali più gravi e che lo scorso giugno era finito nel ciclone dell'inchiesta sui maltrattamenti. Ovviamente se sarà dimostrato che si è tratto di aggressione, le indagini prenderanno una piega ben precisa».






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Il Gazzettino