Ristoratori e baristi però festeggiano: è una manna

Ristoratori e baristi però festeggiano: è una manna
(Al.Pi.) - Ogni anno sono più di 50mila gli spettatori che affollano...

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(Al.Pi.) - Ogni anno sono più di 50mila gli spettatori che affollano la sala del Giovanni da Udine in occasione del Feff, circa 1300 gli accreditati che provengono da una quindicina di nazioni (dall'Inghilterra alla Norvegia agli Stati Uniti) e oltre 20mila le persone che partecipano ai 50 eventi collaterali. Ad esserne particolarmente soddisfatti sono ovviamente i pubblici esercizi, dato che molti dei frequentatori del festival si fermano a mangiare in città. «È una manifestazione che apprezzo per la qualità dell'evento e delle persone che porta - ha spiegato Franco Di Benedetto, referente cittadino della Fipe -: intellettuali, universitari e orientali con un grande potere di acquisto. Non dico che è una manna dal cielo, ma per noi è un evento veramente importante: porta un grande afflusso di persone che arrivano in bar, alberghi e ristoranti». Secondo Di Benedetto, il problema è un altro, ed è dei commercianti: «Il settore commerciale cittadino non recepisce il Feff: lo dico da anni che dovrebbero fare di più per accogliere questi asiatici: attori, attrici, registi che hanno un grande potere di acquisto». Come ad esempio l'ormai famoso regista di Hong Kong Johnnie To, fan del vino friulano che non manca mai di acquistare quando viene a Udine. Oltre alle cifre che incidono direttamente sull'indotto udinese, c'è anche l'aspetto (indiretto) di promozione della città nel mondo: basti ricordare che l'anno scorso il capoluogo friulano è stato citato sui più popolari giornali giapponesi per la presenza al Festival di una star del Sol Levante. Il sito del Feff ha più di 50mila visitatori unici nei giorni precedenti l'evento e la pagina facebook quasi 14mila iscritti: con le attività social in aumento, tra l'altro, c'è un incremento della diffusione delle immagini della città. Infine, secondo una tesi di laurea realizzata alcuni anni fa da Cinzia Bertoletti intervistando il pubblico, il 45% degli intervistati era giunto alla 5° presenza al festival e il loro tempo di permanenza in città variava dai 4 agli 8 giorni. Segno che i frequentatori a Udine tornano e si fermano: il potenziale, quindi, c'è tutto.
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Il Gazzettino