Rigoni Asiago sfida la Ferrero La Nocciolata è l'anti-Nutella

Cioccolata, due vasetti a confronto
ASIAGO (Vicenza) - Dopo la Bulgaria, dove è sbarcata nel 1993, la Rigoni di Asiago entra in Serbia. Una sfida diretta alla Ferrero, come dire Nocciolata contro Nutella. ...

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ASIAGO (Vicenza) - Dopo la Bulgaria, dove è sbarcata nel 1993, la Rigoni di Asiago entra in Serbia. Una sfida diretta alla Ferrero, come dire Nocciolata contro Nutella.




«Ma i nostri prodotti sono bio e fatti ancora con attenzione artigianale», sottolinea Andrea Rigoni, presidente e Ad della società alimentare vicentina di che quest’anno chiuderà con circa 90 milioni di fatturato consolidato (+ 13%) e nel 2015 realizzerà un nuovo stabilimento nel Veronese.





Lo sbarco in Serbia, anticipato da L’Espresso, non è stato di certo semplice anche se il Paese balcanico ormai ospita centinaia di società italiane, a partire da Fiat, Benetton e Geox per arrivare a Intesa Sanpaolo, Unicredit e Generali. Ma questa volta si parla di terra e di agricoltura, settori ancora vergini per gli investimenti stranieri.



«Il primo passo è stato rilevare una società agricola serba a Negotin affittando per suo tramite 200 ettari di terreni statali per 20 anni con opzione per altri 20 - spiega Rigoni - è infatti ancora vietato agli stranieri comprare terreni. Abbiamo scelto la regione che sta vicino a Romania e Bulgaria perché si tratta di zone ancora poco sfruttare, in più la gente sa lavorare bene la terra, a differenza della Bulgaria, dove l’agricoltura era stata abbandondanata».



Che si farà in Serbia? «Il nostro obiettivo è piantare noccioleti e altro, ampliando la nostra presenza a un migliaio di ettari. Vogliamo realizzare un polo produttivo che fra tre anni potrebbe arrivare a dare lavoro a 150 persone e ad altre 7-800 nel momento del raccolto, quante oggi sono impegnate in Bulgaria, dove abbiamo 1400 ettari a frutteto (500 di proprietà)». Marmellate, miele e nocciolata, il made in Asiago biologico piace: «A fine anno venderemo il 13% in più rispetto al 2013 per un fatturato che sarà intorno ai 90 milioni di consolidato (11 milioni dall’export) - afferma Andrea Rigoni -. E l’anno prossimo inizieremo i lavori per realizzare entro il 2016 lo stabilimento ad Albaredo d’Adige (Verona) che ci servirà proprio a potenziare la produzione di Nocciolata, che oggi vale circa il 12% del nostro giro d’affari». Che guarda sempre con attenzione all’Italia e al Veneto. «Il nostro miele biologico arriva anche dal Cansiglio, nel Bellunese, un’area boschiva certificata Psfc perché sostenibile», sottoliena con orgoglio Rigoni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino