Rifiuti, arriva la stangata: raddoppiano le bollette

Rifiuti, arriva la stangata: raddoppiano le bollette
ROVIGO - Stangata in arrivo nella bolletta dei rifiuti il prossimo anno per Rovigo e Rosolina. Lo conferma Pierluigi Tugnolo, commissario del Consorzio Rsu, a seguito della...

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ROVIGO - Stangata in arrivo nella bolletta dei rifiuti il prossimo anno per Rovigo e Rosolina. Lo conferma Pierluigi Tugnolo, commissario del Consorzio Rsu, a seguito della notizia che il capoluogo e il comune balneare sono "fuorilegge" per quanto riguarda il conferimento della spazzatura nella discarica di Sant'Urbano. «Nell'ordinanza del governatore Luca Zaia - spiega - è previsto un controllo ogni tre mesi, su base comunale, della percentuale di umido all'interno del secco non riciclabile.


Durante l'ultimo di questi, Rovigo e Rosolina sono risultate fuori dal limite di legge del 15 per cento. Prima il capoluogo si salvava visto che era controllata l'intera provincia, ma oggi no e a farne le spese saranno i cittadini in bolletta con il conguaglio che arriverà nel 2016».

Ma cos'è successo? In pratica nella spazzatura restano troppi residui dell'umido e così «si è obbligati a pre-trattare i rifiuti o in un termovalorizzatore o in un separatore. Il nostro, quello di Sarzano, è chiuso per manutenzione e così l'ente gestore (Ecoambiente, ndr) sarà costretto ad andare fuori provincia, con un aggravio dei costi non da poco. Qualsiasi scelta si faccia il costo, aumenterà probabilmente anche del doppio. E chi pagherà saranno i cittadini dei due comuni. Mi è arrivata comunicazione che si sia scelta la struttura di Treviso gestita da Contarina spa. Parlerò con il collegio sindacale per verificare che siano state prese in considerazione anche altre soluzioni e si sia scelta quella economicamente più vantaggiosa».

Tugnolo è chiaro: «Si sapeva benissimo che sarebbero potuti sorgere problemi. Tutti sapevano che Rovigo era al limite del 15 per cento e che, dunque, questa situazione poteva verificarsi. Ora è successo e bisogna correre ai ripari».


Ma per quale motivo si è arrivati a questo punto? Tugnolo non ha alcun dubbio: «Manca la differenziata spinta. Nel capoluogo si conferisce nei cassonetti e i cittadini fanno un po’ quello che pare loro. È logico che in questo modo i problemi non possono che aumentare. Avremmo la possibilità di partire con il porta a porta già con 20mila utenze a Rovigo, in particolare nelle frazioni: sarebbe l'unico modo per eliminare il problema. Ora sarà da capire fino a quando si protrarrà questa situazione, anche se da ottobre il pre-trattamento sarà obbligatorio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino