UDINE - Friuli Innovazione da più di 10 anni gestisce il Parco scientifico e tecnologico Luigi Danieli all'interno della Zona Industriale Udinese. A presiederlo attualmente è...
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Professor Nassimbeni, su quali aree di attività si sviluppa l'offerta di servizi di Friuli Innovazione?
«Friuli Innovazione offre alle imprese del territorio principalmente quattro tipologie di servizi: ricerca di finanziamenti e di partner per progetti di ricerca e sviluppo, azioni di trasferimento tecnologico per portare innovazione nell'industria, supporto all'avvio di nuove imprese ad alto valore aggiunto e possibilità di insediamento negli edifici del Parco».
Che cosa significa "insediarsi"?
«Insediarsi al Parco vuol dire avere una sede su misura, bella e funzionale immersa nel verde a pochi minuti dal centro cittadino, ma significa anche e soprattutto godere del valore aggiunto del networking. Al Parco, infatti, si entra in una sorta di ecosistema, dove si può condividere il proprio know-how e il proprio expertise con altri imprenditori e ricercatori. Questo si trasforma in nuove idee di business, nuovi prodotti o servizi; in una parola in innovazione. Tra i vari vantaggi di insediarsi si può considerare il fatto che le imprese che abitano le strutture di via Linussio sono giovani e qualificate: il 76% delle oltre 120 persone impiegate qui hanno meno di 40 anni e più dell'80% sono laureati o hanno un dottorato di ricerca».
Che cos'è l'incubatore d'impresa Techno Seed?
«Techno Seed è un luogo fisico dove i giovani imprenditori possono far nascere e crescere le loro idee e trasformarle in business innovativi, godendo del sistematico appoggio di personale altamente qualificato. Obiettivo dell'incubatore è quello di offrire la possibilità di analizzare e migliorare i progetti di impresa prima di lanciarli sul mercato riducendo così i costi e le difficoltà burocratiche legate all'avvio di una start up».
Tra i vari enti di ricerca, Friuli Innovazione è quello che costantemente riceve dalla Regione meno finanziamenti...
«È davvero sorprendente che abbiamo finora ricevuto così poco dal soggetto regionale in termini di supporto alle spese di funzionamento. Qualche dato: centinaia sono i progetti imprenditoriali esaminati e sviluppati dal nostro incubatore, 37 sono le imprese tuttora attive che ha aiutato a crescere, 29 sono le start up e i laboratori insediati e operanti nei settori della biomedicina e biotecnologia, metallurgia, energia e ambiente, legno, domotica, Ict. Il moltiplicatore economico del Parco è un numero a due cifre, sostenuto finora dalla capacità di Friuli Innovazione di vincere bandi competitivi soprattutto su base internazionale. È un moltiplicatore certamente superiore a quello di molte realtà affini, ma, senza fare confronti, auspico che i soggetti territoriali, in particolare la Regione, comprendano e valorizzino adeguatamente le nostre potenzialità. Abbiamo da tempo avviato un confronto e un dialogo con la Regione chiedendo innanzitutto di operare su base meritocratica e su valutazioni oggettive di quanto stiamo facendo, come lo stiamo facendo e con quali risorse siamo riusciti finora a farlo».
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Il Gazzettino