Cittadini alla Corte dei Conti: protesta ed esposto contro la chiusura dell'ospedale

Cittadini alla Corte dei Conti: protesta ed esposto contro la chiusura dell'ospedale
TRIESTE - Perchè destinare consistenti risorse pubbliche a strutture ospedaliere prive dei requisiti antisismici anzichè potenziare il servizio dell'Ospedale di San Michele...

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TRIESTE - Perchè destinare consistenti risorse pubbliche a strutture ospedaliere prive dei requisiti antisismici anzichè potenziare il servizio dell'Ospedale di San Michele già a norma? E' su questo interrogativo che si fonda l'esposto che i comitati gemonesi hanno depositato questa mattina alla Procura regionale della Corte dei Conti.




Una trentina i cittadini arrivati in corriera in Viale Miramare. Dopo un primo momento di presidio pacifico all'ingresso del Palazzo della Corte dei Conti hanno voluto attraversare la strada, sulle strisce pedonali, esibendo gli striscioni con le scritte "L'Ospedale di San Michele non si tocca" e "No alla chiusura dell'unico Ospedale antisismico".



Contraddistinti da un nastro bianco a un braccio, gli attivisti hanno voluto prepararsi a commemorare in questo modo il trentanovesimo anniversario del terribile sisma del 1976 (il prossimo 6 maggio) che lasciò un migliaio di morti.



Alla magistratura contabile viene chiesto di "verificare la legittimità della scelta priva di uno studio tecnico-scientifico" ma anche "una verifica dei costi deliberati". "La giunta regionale - concludono i Comitati - malgrado la propria autonomia legislativa in materia sanitaria, ha deciso di varare una tale riforma, lasciando in metà regione, l'Alto Friuli, un solo ospedale, contro i 15 a sud di Udine".



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Il Gazzettino