BASSANO - La candidata sindaco Maria Nives Stevan raccoglie l'appello lanciato dalla parrocchia di Santa Maria in Colle e dall'abate monsignor Renato Tomasi ai futuri...
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«Condivido il punto di vista espresso nel messaggio - spiega l'aspirante primo cittadino -. Mi ha colpito in modo particolare la frase 'continuiamo a pensare che la politica resti lo spazio nobile e necessario nel quale è possibile cercare insieme il bene comune, e quindi ci auguriamo che essa ritrovi la sua dignità, anche ascoltando la società civile quando si tratta di elaborare progetti, e di candidare persone'. Mi ha colpito perché, la decisione di candidarmi a 75 anni nasce proprio dal desiderio di riportare la politica a quello che dovrebbe essere il suo scopo principale: rappresentare i cittadini, mettendone al centro i bisogni e necessità. La città sembra smarrita e ha bisogno di una guida che, con saggezza e consapevolezza, la porti verso la rinascita».
«Ho sempre affermato la centralità della persona - prosegue la Stevan - e ho cercato di comporre una squadra che rappresenti tutti, anche le persone svantaggiate: tra i candidati posso contare su un disabile, una mediatrice culturale che lavora con gli stranieri, una docente, una avvocato, un contadino, un commerciate, un giovane laureato in Economia, un ex consigliere provinciale, per citarne solo alcuni. La nostra forza sta nel voler portare valori positivi all'interno del Comune, proprio perché siamo persone vere, mosse dal solo desiderio di fare bene, con passione e genuinità, unito alle competenze di ciascuno, al di fuori di interessi di partito od altro».
«Sarebbe stato facile raccogliere i soliti nomi attorno a me e, forse, mi avrebbero garantito una strada in discesa, ma non ho voluto - conclude Maria Nives Stevan -. Perchè per cambiare veramente serve il contributo di persone provenienti da tutti gli strati della società civile».
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Il Gazzettino