VICENZA - "I dipendenti? Sono vittime". A meno di ventiquattr'ore dal blitz della guardia di finanza negli uffici della Banca Popolare di Vicenza di via Battaglione Framarin e...
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La banca tuttavia ha già annunciato la chiusura di 150 filiali su 700 in tutta Italia. Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil e Unisin (Falcri) parlano di tagli di 30 milioni sui costi del personale e chiedono che vangano ufficializzati gli importi stanziati per le remunerazioni e le buonuscite di tutto il top management.
"La garanzia ricevuta in merito all'aumento di capitale è una rassicurazione sulla solidità patrimoniale del nostro istituto - precisano -. Rimaniamo in attesa di valutare le ricadute dal punto di vista occupazionale. Confidiamo che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto e accerti in tempi rapidi eventuali responsabilità".
Preoccupata la segretaria provinciale della Cgil Marina Bergamin: "Il consigliere delegato Francesco Iorio dica qual è il suo progetto. Non possono essere i dipendenti e gli ignari soci a pagare per ciò che non hanno fatto. Abbiamo bisogno di etica, trasparenza e assunzione di responsabilità. Da parte di tutti, ma in particolare di chi ha i maggiori incarichi in banca". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino