Codice rosso per il Ponte, giù 5 cm in due mesi: corsa contro il tempo per il restauro, forse già a novembre

La base della stilata a otto pali: intorno strutture di acciaio evidenziate con i colori
BASSANO – Ormai non si può più aspettare. La situazione del Ponte degli Alpini, stando alle ultime misurazioni effettuate con il sistema dei prismi attivo dal 10 luglio...

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BASSANO – Ormai non si può più aspettare. La situazione del Ponte degli Alpini, stando alle ultime misurazioni effettuate con il sistema dei prismi attivo dal 10 luglio scorso, è a dir poco preoccupante. Sarebbe infatti di ben 5 centimetri il cedimento registrato dal 20 aprile ad oggi, un’enormità se si tiene conto che nel 2013 la struttura si era abbassata di 3 centimetri e nei sette mesi successivi di 4,2.




Campagnolo: "Situazione degenera"





Ad essere in condizioni critiche è la seconda stilata (serie di colonne di sostegno) del Ponte e, infatti, è proprio guardando in quella direzione dando le spalle a discesa Gamba che si nota l’oscillazione maggiore. Nonostante tutto, però, l’amministrazione comunale nel complesso rassicura.



«Vero – afferma il vicesindaco Roberto Campagnolo – che il monumento sta soffrendo, ma non ci troviamo, almeno per il momento, di fronte ad un’effettiva ed oggettiva situazione di pericolo, altrimenti non esiteremmo un attimo a chiudere il passaggio. Certo i lavori vanno iniziati al più presto».



L’iter, già in moto da un po', alla luce degli ultimi monitoraggi sta subendo una vera e propria accelerazione. Secondo le previsioni dovrebbe essere pronto per fine agosto il progetto esecutivo sul quale dovrà pervenire l’approvazione della Sovrintendenza. Solo allora verrà avviata, al massimo entro la fine di settembre, la gara per l’aggiudicazione dei lavori che potrebbero iniziare già attorno ai mesi di novembre e dicembre, quando sarà passato il periodo autunnale e il fiume Brenta avrà una minor portata d’acqua.



Le tavole progettuali, i punti critici





In ogni caso, precisa l’amministrazione, tutto è pronto anche per la messa in sicurezza del Ponte qualora slitti l’inizio della ristrutturazione a causa di problemi burocratici e si presentino nel frattempo situazioni di emergenza. Il pensiero è all'autunno e alle possibili brentane che richiederanno messe in sicurezza e ordinanze a tutela delle persone e del monumento.



La ristrutturazione del monumento palladiano sarà imponente, coinvolgendo in primo luogo la pavimentazione che verrà rifatta completamente in legno sostituendo l’attuale massicciata, con un alleggerimento globale grazie a strutture reticolari che, installate sia sott’acqua che sotto al Ponte, garantiranno maggiori elasticità e resistenza anche di fronte ad eventuali onde sismiche.



Infine, saranno predisposti “ad hoc” sistemi di ancoraggio per consentire lo svolgimento in sicurezza delle future opere di ispezione e manutenzione della struttura. Tra le ipotesi vi sono collegamenti in acciaio alla base delle colonne di sostegno e parti in calcestruzzo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino