Non ha mai perso le speranze Laura, nemmeno dopo quel giorno, quando a 29 anni la Sla ha deciso di prendersi il suo corpo. Ma non i suoi sogni. Il destino le aveva giocato un...
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Come avrebbe potuto abortire, dare questo schiaffo alla vita proprio lei, affetta da due anni dalla sclerosi laterale amiotrofica (sla), per questo quando si è accorta di essere rimasta incinta ha deciso, nonostante il parere negativo di molti medici, di portare a termine la gravidanza. E di non perdere le speranze.
Oggi Laura Grassi, classe 1982, è mamma di una splendida bambina di nome Alessia. Una mamma coraggio che domani partirà da Rimini per coronare il suo sogno: abbracciare Papa Francesco, insieme a suo marito Ugo Morganti, in occasione dell'udienza generale che si terrà in Vaticano.
Un sogno realizzato grazie al sostegno e alla dedizione dei volontari della sottosezione di Roma e di Rimini dell'Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), che in questi giorni stanno assistendo nella Capitale questa famiglia speciale. «Sono veramente emozionato - spiega Alessandro Pinna, presidente della sottosezione Unitalsi di Roma - perchè incontrare una donna così speciale ed una famiglia che, nonostante la malattia, ha creduto nella vita è un'esperienza toccante».
«Insieme ai volontari di Unitalsi di Rimini - aggiunge Pinna - abbiamo organizzato qui da Roma questo incontro con Papa Francesco perchè siamo convinti che questa storia di Laura debba essere conosciuta per dare un esempio di come la vita vince sempre». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino