Operaio morto nel cantiere a Mel: «Stordito dal suono delle campane»

Operaio morto nel cantiere a Mel: «Stordito dal suono delle campane»
BELLUNO - L'operaio trevigiano di Farra di Soligo stava insieme ad un collega lavorando alla ristrutturazione del tetto e delle facciate esterne della chiesa di San Nicola,...

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BELLUNO - L'operaio trevigiano di Farra di Soligo stava insieme ad un collega lavorando alla ristrutturazione del tetto e delle facciate esterne della chiesa di San Nicola, che si trova nella piazza della frazione di Mel. Per cause ancora da accertare, forse un malore o forse una disattenzione, il lavoratore è caduto sopra i fili della corrente elettrica, rimanendone folgorato.




Questi cavi partono dalla casa adiacente alla chiesa e passano attraverso il ponteggio per finire sulla parete dell'edificio religioso. E proprio sui cavi che attraversano il ponteggio l'uomo avrebbe preso la scossa fatale. Difficile capire come possa essere accaduto visto che il cavo è per lo più privo di corrente, forse una tragica fatalità del destino che ha voluto che il malore o la disattenzione avvenisse proprio quando suonavano le campane e quindi quando passava corrente attraverso il cavo.



E a questo potrebbe aggiungersi lo stordimento che i forti rintocchi potrebbero aver prodotto nell’uomo. Una concausa, che sembrerebbe aver scatenato la tragedia. E sembrerebbe la dinamica più probabile, viste anche le ustioni sul corpo della vittima. Manca ancora un legame, soprattutto perché dai controlli della Spisal dell'Ulss n. 2 di Feltre non sarebbe emersa una dispersione di energia, come dichiarato dal capocantiere, che sottolinea come questo sia uno dei cantieri più sicuri della zona.



Massimo riserbo comunque sulle indagini in Procura e anche da parte dei carabinieri della stazione di Mel, intervenuti sul posto. Solo nelle prossime ore si sapranno ulteriori dettagli, ma soprattutto l'autopsia, che il pm di turno, Simone Marcon, sta valutando di disporre, potrà fugare ogni dubbio. Rimane la tristezza e la disperazione per una morte così assurda, di un padre che lascia soli due figli e la moglie. L'intera comunità di Villa di Villa ne è rimasta sconvolta.



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Il Gazzettino