«La progettazione e la realizzazione delle discariche, falsamente denominate vasche di colmata, era in realtà finalizzata alla creazione in Friuli, con il denaro pubblico del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel 2011 poi era stato siglato un accordo per il trasferimento interregionale dei fanghi dalla laguna di Marano e Grado in quella di Venezia. Accordo firmato dai presidenti delle due Regioni il 19 maggio, recepito il 22 luglio dal presidente del Consiglio e poi tradotto nella sottoscrizione di un protocollo tecnico tra i due commissari delegati Roberto Casarin, per l'emergenza relativa ai canali portuali di grande navigazione della laguna di Venezia, e Gianni Menchini per il Sin friulano, che si sarebbe dovuto accollare tutti i costi. L'operazione, secondo gli inquirenti, avrebbe generato «una crescita esponenziale dei costi dell'operazione, arrecando un doppio vantaggio al gestore veneziano, ovvero incamerare ingenti risorse economiche dal commissario della laguna di Grado e Marano e disporre di notevoli quantitativi di sedimenti idonei al conferimento presso la struttura denominata Vallone Moranzani, una mega discarica sita in Porto Marghera, nata per il conferimento dei sedimenti contaminati oltre colonna C che si sarebbero dovuti escavare dai canali navigabili di Porto Marghera nonché da aree industriali prospicenti».
E.V.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino