Negoziante emigra con la figlioletta, il giudice: «Deve ridarla alla madre»

Negoziante emigra con la figlioletta, il giudice: «Deve ridarla alla madre»
ROVIGO - Conferma dell'affido esclusivo alla madre, compartecipazione del padre al mantenimento, ma soprattutto obbligo di riportare la figlia minore in Italia entro il 15...

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ROVIGO - Conferma dell'affido esclusivo alla madre, compartecipazione del padre al mantenimento, ma soprattutto obbligo di riportare la figlia minore in Italia entro il 15 luglio, per consentirle di riprendere il normale percorso scolastico. Questa la decisione del giudice d'Appello di Venezia riguardo una vicenda che nel maggio 2012 ha fatto parlare moltissimo la città.




Dal momento che coinvolge un settantenne noto negoziante di Rovigo a carico del quale l'ex moglie aveva anche presentato una querela, accusandolo di avere portato la figlia di 10 anni nella Repubblica Dominicana. Una scelta che aveva lasciato perplessa la madre, tanto da presentare appunto anche una querela ai carabinieri della stazione di Rovigo che avevano informato della situazione la Procura.La situazione aveva dato luogo a una vivace discussione, con la madre giustamente preoccupata per le condizioni della piccola e desiderosa di vederla e il padre che ha sempre assicurato di seguirla nel migliore dei modi.



Circostanza questa confermata anche dagli amici dell'uomo, che hanno sempre parlato di un rapporto splendido tra padre e figlia. Il che non toglie - ha spesso fatto notare l'avvocato Franco Giomo di Rovigo, che segue la madre - che anche la mamma abbia i propri diritti. «Attualmente - spiega - riesce a parlarle con cadenza non regolare per una mezzoretta tramite Skype. Non certo il massimo per una madre che ama la figlia».



Ora a porre un punto fermo è arrivata la sentenza del giudice di Appello che nel valutare la separazione ha ovviamente dovuto prendere in considerazione sia l'affidamento della bambina sia la sua collocazione. L'affidamento è stato disposto in via esclusiva alla madre, con il diritto di visita del padre in occasione delle vacanze estive, natalizie e pasquali. Inoltre il giudice ha anche valutato che per la minore sia tempo di riprendere il percorso scolastico nel nostro paese, di qui l'individuazione di un termine per il suo rientro in Italia: il 15 luglio appunto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino