Museo civico in profondo rosso: un milione 150 mila euro di deficit

Museo civico in profondo rosso: un milione 150 mila euro di deficit
BABASSANO - Un milione e 150.000 euro. È il bilancio in negativo della biblioteca e del museo civico di Bassano oggetto dell'accesa discussione dell'ultima commissione...

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BABASSANO - Un milione e 150.000 euro. È il bilancio in negativo della biblioteca e del museo civico di Bassano oggetto dell'accesa discussione dell'ultima commissione consiliare.




I problemi sul tavolo del dibattito sono stati rivolti soprattutto allo scarso "appeal" del museo civico che ha chiuso nel 2014 con un deficit di quasi 750.000 euro: senza peli sulla lingua, gli esponenti della minoranza non hanno risparmiato pesanti critiche all'organizzazione della struttura.



«Non vedo - ha sostenuto Federica Finco - la volontà di implementare le iniziative offerte dal museo. Non basta dare ad altre città le nostre opere, comunque encomiabili, ma è necessario - ha sostenuto con forza - avere a nostra volta in prestito materiale interessante da esporre e con il quale attirare visitatori».



«Se qualcosa vien offerto a poco prezzo - ha precisato Paola Bertoncello, riferendosi al prezzo del biglietto d'entrata del museo, che attualmente costa 5 euro - si pensa che sia di poco conto. In realtà il nostro patrimonio è ottimo e va valorizzato».



Dal fondo, comunque, emerge la solita questione economica. «Datemi due milioni di euro - ha affermato l'assessore Giovanna Ciccotti - e vi organizzo una mostra con tanto di pubblicità capillare». La provocazione non è però piaciuta alla minoranza che afferma vi sia, alla fin fine, un problema di comunicazione. «È necessario - ha proposto Tamara Bizzotto - far lavorare la testa nel senso di collegare i vari avvenimenti, per esempio permettendo ai tifosi l'entrata gratuita al museo in concomitanza di un particolare evento sportivo, come sta sperimentando il governo Renzi in altre zone d'Italia».



Tutte iniziative in fase di discussione e approvazione: rimane da capire se, cambiando le modalità di visita rendendole, come hanno azzardato alcuni, maggiormente interattive e tecnologiche, non appaiano entusiasmanti opere che, al momento, nonostante il gran valore, nei fatti destano poco interesse se non per gruppi di turisti (perlopiù stranieri) in alcuni periodi dell'anno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino