Motoraduno dei record: più di 5mila centauri rombano per la città

Un momento del motoraduno
BELLUNO - È stata l'edizione dei record. Circa seimila moto, una partecipazione oltre ogni aspettativa e la benedizione, per la prima volta, impartita dal vescovo in...

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BELLUNO - È stata l'edizione dei record. Circa seimila moto, una partecipazione oltre ogni aspettativa e la benedizione, per la prima volta, impartita dal vescovo in persona. La Benedizione del motociclista ha soffiato ieri sulle trenta candeline e un compleanno migliore non poteva immaginarselo.




Ha fatto tappa nel capoluogo per la prima volta ed è stata accolta con i tappeti rossi stesi a terra: con il momento liturgico in cattedrale sotto gli occhi di monsignor Giuseppe Andrich, del parroco don Rinaldo e di don Fabio Fiori, in una città vestita a festa per l'occasione.







«È stata senz'altro la più bella e meglio riuscita edizione di tutti i tempi - ha commentato ieri mattina, all'uscita dal duomo, il presidente del Motoclub Feltre Daniele Gorza -, per il trentennale non potevamo attenderci di meglio».



Il popolo delle due ruote, tra le settemila e le ottomila persone arrivate da tutto il Nord Italia e anche dall'estero, ha fatto il suo ingresso in città da via Simon da Cusighe attorno alle 12. Il fluire dei motociclisti è durato mezzora, «quando i primi sono arrivati a Belluno gli ultimi del corteo dovevano ancora partire da Feltre» ha dichiarato divertito Gorza, e i mezzi hanno poi preso posto tra piazza dei Martiri, via Matteotti, via Loreto e piazza Sottocastello.



Le piazze sono state invase da un fiume di gente ma non ci sono stati intoppi. Anche se, a detta di qualcuno, l'organizzazione delle forze dell'ordine e della viabilità poteva essere migliore. Via Zuppani, infatti, non è stata chiusa al traffico e qualche auto ha creato un pò di confusione e i vigili intervenuti alla giornata erano appena due. Alle 13 la cattedrale non poteva essere più piena.



Due moto, appartenenti ai presidenti delle due associazioni organizzatrici, il Motoclub e i Grifoni, sono state portate davanti all'altare e sul pulpito, oltre ai religiosi, sono salite le autorità. Il sindaco Jacopo Massaro ma anche il viceprefetto vicario Carlo De Rogatis, in tenuta da motociclista, entrambi entusiasti della giornata. «Mi emoziono ripensando, in questa occasione, alla mia di esperienza in moto di anni fa - ha esordito il vescovo, impartendo la sua benedizione ai centauri e rivelando un inatteso passato sulle due ruote -. Voglio augurarvi di avere la protezione degli angeli, perché vi difendano dai pericoli delle strade, e che la potenza di Dio vi porti sempre ad essere prudenti».



In prima fila, in sedia a rotelle, un ragazzo ha assistito commosso al momento. Era Mirco, trent'anni di Belluno, sopravvissuto ad un incidente circa un mese e mezzo fa. «L'abbiamo nominato socio onorario - ha spiegato il vicepresidente dei Grifoni Giovanni Tomasella -, perché lo scopo della nostra associazione è anche quello di stare accanto alle persone vittime di incidenti sulla strada».



Fuori dalla chiesa la festa è continuata in piazza Duomo, attorno ai gazebi delle bevande e al camioncino della vendita di panini al pastin, ma anche nei locali dove l'esercito dei motociclisti si è rifocillato vivacizzando, per una domenica, il centro cittadino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino