“Poenta e schei”, rivive con Bertelli la storia del Veneto migrante

Gualtiero Bertelli
FRASSINELLE POLESINE - Un mondo in marcia. È quello dei migranti che riempiono le cronache quotidiane. Spinti da guerre o carestie, miserie o dittature, poco importa. Si...

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FRASSINELLE POLESINE - Un mondo in marcia. È quello dei migranti che riempiono le cronache quotidiane. Spinti da guerre o carestie, miserie o dittature, poco importa. Si spostano, punto. Di Continente, di Paese come 65 anni fa i polesani alluvionati, come dopo la Grande guerra e ancora prima a metà Ottocento i veneti che attraversarono l’Atlantico.




Gualtiero Bertelli musicista e cantastorie ed Edoardo Pittalis editorialista e già vice direttore del Gazzettino, ne hanno tratto lo spettacolo presentato stasera alle 21 a Frassinelle.



Nel titolo "Poenta e schei, dalla povertà alla ricchezza" i prodromi della realtà dei fatti,della riflessione storica, dell’esame di coscienza collettivo.

«Una terra di grande emigrazione diventata terra di forte immigrazione - spiega Pittalis -. Oltre 4 milioni di veneti emigrati soprattutto in Brasile e Argentina tanto da chiamare il Veneto la Calabria del Nord».



Nella serata sarà anche sottolineato il ruolo del Polesine nell'emigrazione e nella ricostruzione del Veneto. Gualtiero Bertelli canterà una ballata dedicata al "camion della morte" con 84 morti nell'autunno 1951.

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Il Gazzettino